Play off stregati per l’Amatori, lo dice la storia

L’obiettivo dichiarato è la semifinale, ma questo Amatori ha tutte le carte in regola per arrivare ancora più lontano, magari laddove il giallorosso di Lodi si è saputo spingere solo due volte nella storia. Ancora due giorni e per la formazione lodigiana sarà tempo di play off con il Bassano avversario dei quarti di finale che si apriranno in riva al Brenta. Play off dai quali l’Amatori mancava da tre anni e che, dal ritorno in Serie A1, ha raggiunto altre cinque volte con quattro semifinali consecutive e un’eliminazione nei quarti proprio contro il Bassano. Era il 2007/2008 e l’Amatori di Roberto Crudeli centrava la poule scudetto dodici anni dopo l’ultima volta, ma ci arrivava da settimo classificato incrociando i vicentini secondi. A Lodi i giallorossi si imposero 4-2 ai rigori con Passolunghi, subentrato a Losi per i tiri dal dischetto, eroe della serata con quattro penalty su quattro neutralizzati. La serie si spostò in Veneto dove il Bassano vinse 5-4 e l’Amatori perse Karam, colpito da una steccata di Orlandi, per poi crollare alla “bella” (8-2).

Nel 2009/2010 i giallorossi, terzi con Aldo Belli in panchina, si ripresentarono ai play off e nei quarti superarono in tre partite il Giovinazzo di Marzella e di un giovanissimo Illuzzi. Vittoria 4-2 in Puglia, ma biancoverdi che rimisero tutto in discussione vincendo a Lodi 3-2 col “golden gol” di Depalma; alla “bella” però stavolta l’Amatori si impose 5-0 e volò in semifinale dove ad attenderlo c’era il Follonica di Polverini, Ordoñez e Bresciani. I toscani espugnarono Lodi in gara-1, ma al “Capannino” Romero e Karam firmarono il 3-2 che portò la serie a gara-3, in cui però, sempre in Maremma, l’Amatori venne travolto 10-4.

L’anno dopo la squadra di Belli, ancora terza a fine regular season, nei quarti eliminò in tre partite la rivelazione Molfetta dopo aver perso al debutto in Puglia ai rigori: a Lodi in gara-2 andarono sotto di due reti prima di imporsi 4-2 e si qualificarono grazie al 6-3 nella terza e decisiva gara. Stavolta l’avversario era il Valdagno di Nicolia, che espugnò 4-2 Lodi e si ripetè 4-3 al “PalaLido” in un match contestato dai giallorossi per la rete del pareggio annullata a Festa nei secondi finali.

Nel 2011/2012 sulla panchina lodigiana c’era Pino Marzella e l’Amatori vinse la Coppa Italia e dominò la regular season presentandosi così alla post season da grande favorito. Nei quarti però ci vollero ancora tre partite per far fuori il Follonica che al “Capannino” si impose 4-2 ai rigori (rete decisiva di Malagoli) in gara-1, ma poi venne battuto due volte a Lodi 3-1 e 9-3. Le semifinali però furono fatali anche a quella che pareva essere una corazzata pronta per il tricolore e a condannare i giallorossi fu ancora il Valdagno, che stravinse al “PalaLido” con un clamoroso 7-0 e a Lodi si prese la finale imponendosi 4-3 grazie al “golden gol” di De Oro.

L’ultima apparizione giallorossa ai play off è quella del 2012/2013 quando l’avventura si fermò per il quarto anno di fila in semifinale. La squadra di Bresciani, subentrato a gennaio a Marzella, superò nei quarti il Novara sempre in tre partite, perdendo la prima al “PalaKennedy” e ribaltando tutto al “PalaCastellotti” grazie a due successi, 6-2 e 5-3. In semifinale stavolta fu il Viareggio a far fuori i giallorossi. I bianconeri passarono 3-2 a Lodi e si ripeterono al “PalaBarsacchi”, nonostante un Amatori che rimontò dall’1-4 al 4-4 prima di venire condannato da due gol di Alessandro Bertolucci, salvato dagli arbitri dopo la lite nel tunnel degli spogliatoi all’intervallo che costò il rosso solo a Joao Pinto.E proprio quell’episodio scatenò la rabbia di Sergio Festa, che a fine gara in “stile Mourinho” esibì le celebri “manette” al pubblico viareggino.

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