CALCIO Il Sant’Angelo mette le... ali

Il Sant’Angelo ha le ali. E non solo metaforicamente. La nettissima, roboante vittoria nel derby con il Fanfulla ha fatto volare alle stelle l’entusiasmo di club e tifosi, ma ha anche dimostrato che i rossoneri possono contare su esterni offensivi – le “ali” appunto – di altissimo livello. Come Christian Calì, che al suo esordio ha impiegato meno di 20 minuti per entrare nei cuori dei tifosi barasa: un gol supersonico direttamente da calcio d’angolo, poi la percussione che ha portato al raddoppio di Mecca. «Sono sincero: volevo tirare in porta – racconta l’ex giocatore del Forlì a proposito del suo “gol olimpico” -. Mi era già capitato di segnare da calcio d’angolo. Ne avevo fatti due ai tempi dell’Albinoleffe. Io ci provo sempre, poi, ovviamente, è anche una questione di fortuna: diciamo però che calciando in questo modo c’è più possibilità di ingannare il portiere o di trovare la deviazione vincente di un compagno».