Troppi soldi spesi per la pista ciclabile sul Po... E io pago!

Tra non molto assisteremo all’inizio della realizzazione del “percorso ambientale”da parte del Consorzio Muzza, che congiungerà Livraga all’argine del Po, interessando soprattutto il comune di Orio Litta.Il progetto avrà un costo di euro 572.000, di cui euro 100.000 a carico del comune di Orio Litta (la differenza sarà coperta da un finanziamento regionale), il quale sarà inoltre tenuto, una volta ultimato il percorso, a sostenerne i costi di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria, come da convenzione stipulata. Premettendo che io sono oriese ed amo molto percorrere in bicicletta la fitta rete di strade secondarie e sentieri che circondano il mio paese, mi chiedo se, in questo momento di ristrettezze economiche, il finanziamento di questo “percorso ambientale” sia una priorità. A tal proposito, ho fatto una serie di considerazioni, che, non credo abbia fatto anche chi ha deciso per questo progetto Chi deve raggiungere Casale, Codogno o Lodi, per lavoro e/o visite mediche, deve necessariamente possedere un’automobile, in quanto i collegamenti con i mezzi pubblici sono insufficienti; le strade comunali e provinciali, sono piene di buche; i cartelli stradali ed i guard-rail mancano o sono fatiscenti; le erbacce che crescono indisturbate ai bordi delle strade o in prossimità delle rotatorie impediscono la visuale… Alla luce di queste poche e semplici riflessioni mi chiedo: ”E’ proprio una priorità questo investimento?”.Inoltre, una volta perfezionata la viabilità sulla strada provinciale 234 Mantovana, vera priorità, la via Vittadini/SP206 che ora collega Livraga a Orio Litta, sarà declassata a ciclopedonale per cui avremo ben due ciclabili!... senza contare le strade di campagna, che già collegano Orio all’argine del Po! Certo, il “percorso ambientale” sarà dotato di zone di sosta, bacheche informative, ed un passaggio galleggiante sotto il ponte della ferrovia..tutte iniziative in linea con la motivazione del progetto, cioè “valorizzare la vocazione turistica di Orio Litta”. Ma pensiamoci bene… Orio Litta, come tutto il Lodigiano, aveva una vocazione agricola di cui forse non ci siamo preoccupati a sufficienza, e che è sempre più in crisi. Inoltre, la realizzazione del “percorso ambientale”per alcuni tratti, contribuirà a un nuovo consumo di suolo, mascherato da servizio per la manutenzione del colatore Venere. Il rapporto costo beneficio è troppo sbilanciato! Il numero di persone che userà questo percorso giustificherà un tale dispendio di risorse? In momenti in cui l’imperativo è la sobrietà, perché finanziare il superfluo? E io pago!!!

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