Situazioni di rischio che la Gargioni aveva sempre ignorato

Egr. Direttore, nei giorni scorsi si è parlato della pericolosità della rotonda di Borghetto Lodigiano sulla SP 23 a seguito di un grave incidente, fortunatamente senza conseguenze drammatiche.Noi del gruppo “VivI Borghetto” vogliamo ricordare che ci sono altri punti critici per la sicurezza sulle strade provinciali nel territorio del nostro Comune e ripercorrere quella che è la storia della rotonda in questione. Venne realizzata nell’ambito dell’allargamento della provinciale SP23, su progetto della Provincia di Lodi, con l’allora amministrazione Cutti, ma ben presto ci si accorse che, come altre rotonde non centrate sull’asse stradale, costituiva un serio pericolo per gli automobilisti... L’amministrazione Menin, eletta nel 2004, si mobilitò per chiedere alla Provincia degli interventi migliorativi, al fine di mettere in sicurezza quel tratto di strada. In particolare propose due soluzioni: la prima fu l’installazione di bande sonore all’ingresso della rotonda, la seconda fu l’installazione di un semaforo dissuasore; proposte bocciate dalla Provincia, in base al fatto che quella è una strada di scorrimento veloce. L’unico risultato fu l’installazione di un dissuasore di velocità (il tabellone che segna la velocità a cui si viaggia), ma non vicino alla rotonda!Si riuscì a modificare il progetto della rotonda all’incrocio della strada di Livraga, migliorandone l’assetto, ed il Comune di Borghetto finanziò l’asfaltatura di Via Roma, gravemente rovinata, con pesanti disagi per i residenti.Dal 2009 con l’amministrazione Rossi, sono stati numerosi gli incontri con assessori e tecnici della Provincia sulla sicurezza delle strade provinciali che attraversano il territorio di Borghetto, con particolare attenzione alla rotonda in questione , all’impianto semaforico all’incrocio con Via De Gasperi (riqualificato nei mesi scorsi a spese del Comune), alla presenza di allagamenti in località Cascinetta (ora migliorati) e alla necessità di rallentare la velocità sulla SP107 in frazione Proprio, dove si era tra l’altro chiesta la possibilità di installare degli “speed-check”, negata perché la località non è considerata in area residenzialePer la rotonda di Via Fossadolto, secondo i tecnici della Provincia, era in atto uno studio per riposizionarla meglio, utilizzando l’aiuola in uscita verso San Colombano, intervento legato al reperimento delle risorse finanziarie, che sembrava fattibile. Vorremmo inoltre richiamare l’attenzione su altre situazioni di pericolo già segnalate e non ancora sanate : la mancanza di un sistema di scarico di acque piovane, asfalto rovinato e cordoli dissestati presso la rotonda per Livraga e la scomparsa del guard-rail sopra il ponte sul Sillaro nella zona Mauceri sulla SP 23, danneggiato a seguito di una collisione. I “proclami” dell’attuale Sindaco Giovanna Gargioni, con titoloni sui quotidiani locali, che ora dopo l’ultimo incidente del 17 giugno installerà gli speed-check, continuano una campagna elettorale basata non sull’analisi delle situazioni nella loro complessità , ma piuttosto sul “chi ghe pensi mi”, per ottenere dagli “amici” della sua parte politica , quanto prima non avevano concesso e di cui lei non si era mai occupata. Ci auguriamo che il Commissario della Provincia di Lodi non si lasci strumentalizzare dallo sventolare di una bandiera politica, perché la sicurezza non ha bandiera, né colore ed è compito di ogni buon amministratore e di ogni cittadino farsene carico.

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