Siamo soltanto capaci di dirgli bravo e di lasciarlo solo

Ho letto l’intervista che Albertini ha fatto al grande Silvano Bescapè e pubblicata sul Cittadino di martedì 19 c.m.. Come altre volte, quando leggo di Silvano, mi ha preso un groppo in gola. Possibile che un solo uomo abbia avuto così tanto cuore da “costruire” da solo la storia per immagini del lodigiano degli ultimi 150? Possibile che siamo capaci soltanto di dirgli bravo e di lasciarlo solo? Silvano, per passione, ha salvato un patrimonio che è di tutti: cosa aspettano le istituzioni a farlo diventare “godibile” da tutti. Ho scritto anni fa agli assessori provinciali incitandoli a contattare il fotografo livraghino per fare in modo che il patrimonio di Silvano non venga disperso o, peggio, venduto a pezzi a dei privati collezionisti ansiosi di appropriarsi della parte che interessa loro smembrando così una ricchezza che deve essere di tutti. Sono amico di Silvano; mi reco, ogni tanto da lui per sfogliare le sue collezioni o per chiedere copia di cartoline che mi servono per i miei scritti su Fombio: Silvano ha un cuore d’oro e mi accontenta sempre. Ho il terrore solo al pensiero che questa “storia lodigiana” per immagini possa un giorno essere “rappresentata” sui mercatini di piazza Cordusio a Milano. Istituzioni pubbliche ed enti privati in grado di intervenire, fatevi un esame di coscienza prima che sia troppo tardi!

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