Scarsa vigilanza delle istituzioni, ma le polemiche sono squallide

Ho letto con rammarico l’aggressione ad una signora 44enne in via Massena, da parte di un commerciante abusivo, perché questa aveva rifiutato ostinatamente un pagamento, impostole a compenso di un’assegnazione di parcheggio non richiesta. Han fatto coro all’episodio due lettere pubblicate oggi da Il Cittadino e colgo l’occasione per riportare anche la mia recente esperienza. Il 15 mattina u.s. quando, per far visita ad un caro amico ricoverato in dialisi, sono stato costretto a recarmi nella grande area del parcheggio ospedaliero, numerosi abusivi gesticolanti e vocianti mi han proposto qua o là un’ubicazione. E di aree libere ve n’erano tante a dimostrare forse che buona parte dell’utenza se può si colloca altrove per evitare molestie.Non ho avuto scampo. Rassegnato, sono stato costretto ad acquistare una cintura di cordame blu, che non indosserò mai, e ad ascoltare le recriminazioni del “commerciante” sul costo della sua abitazione e delle utenze relative. La visita all’amico mi è costata cinque euro… ma non gliene ho fatto menzione!Tre cose mi han colpito di questa piccola avventura:• Il numero notevole degli abusivi, in forte incremento rispetto alla primavera, contornati ancor più da sacchi e zaini di mercanzie. Essi configurano ormai una vera contrapposizione all’utenza;• La scarsa vigilanza delle istituzioni;• La povertà del senso civico perché al bene comune è anteposto quello di parte o di partito esaltando o colpevolizzando solo per stimolazione di popolo. È squallido osservare che le due lettere citate all’inizio siano a firma della Lega e di Alleanza nazionale. Persistono ancora dopo mezzo secolo purtroppo temi peculiari della Sinistra o del Centro Destra.La solidarietà è certamente espressione di civiltà e non si comprendono né sono condivisibili alcuni comportamenti dei Paesi dell’Est militarizzando i confini ed erigendo muri e filo spinato. Ma altrove? Dov’è un programma di sviluppo e d’intervento nei paesi del nord Africa? Fino a quale saturazione l’accoglienza? Verso un’Eurafrica? Alla Merkel ho scritto semplicemente “Wohin gehen wir?” “Dove stiamo andando?”

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