È inutile negarlo, sono un romantico. Mi affeziono alle persone e quando «vanno via» provo un sincero dispiacere. Ciao Gigio, ciao Tata, ciao Matias, ciao Sergio. Causa la differenza di età ci frenquentavamo solo in occasioni particolari (a parte Gigio, frequentatore del bar Seven, mia seconda casa) però era bello dialogare con voi, sicuramente campioni, che non se la tirano.Purtroppo qui a Lodi ogni anno è la solita solfa: i più bravi partono per altri lidi e tutto ricomincia da capo. Questo dal 1980. Quando vi rincontrerò avrete addosso una maglia diversa e il mio cuore giallorosso andrà in «pausa provvisoria»e dovrò trattenere il «magone». Sicuramente vi abbraccerò e vi prometto di non sollevarvi la casacca perché sono sicuro che sotto la maglia ufficiale ne avrete una, magari leggera ma giallorossa. Ciao Gigio, ciao Tata, ciao Matias, ciao Sergio.Fino alla fine nei miei ricordi.
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