Polvere di... stelle all’Incoronata. Canterò l’Halleluja di Leonardo Cohen

Quando all’inizio dello scorso settembre si decise di smontare l’impalcatura predisposta per il restauro del matroneo del Tempio civico dell’Incoronata e di non fare niente, il Tempio fu ricoperto di polvere e gli angioletti del Coro e dell’Altare si imbiancarono. Qualche lamentela è arrivata sul nostro giornale. Né la proprietà né la soprintendenza presero qualche iniziativa. Eppure il danno era più che evidente. Al sottoscritto non è rimasto che....guardare, tacere e soffrire. Poi ho diretto i miei occhi alla Sacra Immagine dell’Incoronata, che mi ha prontamente esaudito: una notte gli angioletti (che non sono esibizionisti come i Putti dei Piazza) nel silenzio hanno agitato le ali, e la polvere è quasi svanita. E’ bastato l’impegno di una Signora B.T.G. e dell’onnipresente custode Eugenio per ridare dignità al Coro di Carlo Antonio Lanzani e all’Altare di Croce-Fontana. L’alleanza tra i cori angelici, alcuni swiffer e un po’ di cera d’api (leggi olio di gomito) ha ridato visibilità a più di cinquanta angioletti. Continuerò a guardare, a tacere a soffrire e a “invocare”. Chissà che nella Casa dell’Incoronata non si trovi così anche una soluzione per il matroneo e la cappella della Passione. Intanto canterò l’Halleluja di Leonardo Cohen che è arrivato in Cielo da pochi giorni e che gradirà la mia intenzione.Un cordiale saluto da

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