Perché i vigili non controllano gli autobus sovraffollati?

Spett.le Direttore spesso attraverso il megafono del giornale da lei diretto si riesce ad ottenere l’attenzione che gli utenti o cittadini dovrebbero avere comunque e in ogni caso. È per questo motivo che a Lei ci rivolgiamo dopo aver logicamente richiesto l’intervento di chi è o dovrebbe essere deputato a gestire determinati disservizi o problematiche. La problematica è quella di ogni anno e che anche quest’anno vediamo denunciata oggi sulle pagine del Cittadino, il trasporto. Innanzitutto ricordiamo che i trasporti oggi sono carissimi per famiglie che subiscono le politiche di tagli alla spesa pubblica e di converso non hanno adeguamenti di stipendi ormai da anni.

E parliamo logicamente delle famiglie fortunate.

Conosciamo famiglie i cui genitori sono entrambi in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro e le assicuriamo che sostenere il costo del trasporto è veramente un grande sacrificio. Un sacrificio che le famiglie son disposte a sostenere perché si sa l’istruzione è UN BENE COMUNE che aiuta un’intera società a progredire e indirettamente ad aumentare il famoso PIL oltre logicamente a dare una speranza di un futuro concreto e vivibile ai nostri figli. Ogni giorno quando i nostri figli salgono sull’autobus che li conduce a scuola invece di rassenerarci per noi iniziano minuti di terribile ansia. Stipati come bestie, manco loro meritano di viaggiare in tal modo, a noi non ci resta che pensare che Dio c’è la mandi buona.

Ma si può mai scomodare il buon Dio per aver riconosciuto il diritto dietro corrispettivo economico a viaggiare in condizioni umane?

Siamo stanchi di essere violati continuamente da tutti Stato, Provincia, Comuni. che puntualmente giocano a scarica a barile sulla pelle di cittadini inermi.

Abbiamo inviato la segnalazione agli organi competenti Provincia, assessore competente e responsabile di servizio, e alla Line Spa ma finora tutto tace. Alle nostre richieste telefoniche di ragguagli continuano a risponderci che hanno 30 giorni di tempo.

E se in questi 30 giorni qualcuno dei ragazzi si fa male, sviene, o qualsiasi altra cosa potrebbe succedere di chi sarà la responsabilità civile e penale? Perché chiudere la stalla quando i buoi sono scappati?

Questa lettera vorrebbe essere anche una segnalazione alle autorità competenti, e in tal caso ci riferiamo ai vigili urbani, di controllare questi autobus e di verificare che viaggino rispettando le regole. Se in macchina viaggiamo con 6 persone invece di 5, come prevede la legge, siamo passibili di multa. E la Line? Dove sono i vigili? Perché non controllano questi autobus che effettuano il trasporto di minori?

La tratta dell’autobus che ci vede vessati è quella di Brembio-Codogno ore 7.10 e ritorno Codogno-Brembio ore 13.30 andassero a farsi un giretto e a verificare con i loro occhi in quale condizioni viaggiano i ragazzi.

E pensare che basterebbe mettere autobus capienti in relazione al numero di abbonamenti che emettono, semplice no? Ma si sa il buon senso non è prerogativa di chi gestisce e coordina servizi, chissà come ci sono arrivati a coprire quel posto! Ah ricordatevi che i ragazzi viaggiano con zaini stracolmi di libri! Sa, servono a scuola. E non può non essere un elemento da tenere in considerazione visto che effettuate un trasporto scolastico e non una gitarella al mare.

Noi genitori nel mentre trascorrono i 30 giorni per avere ragguagli in merito stiamo pensando a quale protesta civile possiamo mettere in piedi.

Sono coinvolti i ragazzi e vorremmo dargli un buon esempio e non trasmettergli l’eredità che siamo Sudditi e non Cittadini perché come diceva Sant’Agostino: le parole insegnano, gli esempi trascinano, i fatti danno credibilità alle parole.

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