Per il distributore di viale Dalmazia ho un dubbio atroce

Gentile direttore, il suo giornale ha già avuto modo di occuparsi delle vicende legate alla ristrutturazione, successivamente diventata demolizione, dell’ex-distributore di Viale Dalmazia. L’ha fatto anche pubblicando diverse lettere di cittadini lodigiani preoccupati per l’accaduto e le conseguenti risposte – a mio avviso non del tutto convincenti - dell’Amministrazione Comunale. L’avanzamento dei lavori, oltre a non contribuire a spazzare via del tutto i dubbi sull’operato dell’Amministrazione, ha fatto sorgere in me nuove perplessità.A tale proposito, utilizzando il blog Cyrano (http: verdastro.wordpress.com), in un post pubblicato il 13 gennaio ho avanzato pubblicamente – nella speranza che qualche amministratore potesse rispondermi – il dubbio che la costruzione che prenderà il posto dell’ex-distributore abbia una volumetria maggiore di quella precedente. Ad oggi non ho purtroppo ricevuto risposta ed è proprio con la speranza di poterla avere (e che non confermi i miei timori) che mi rivolgo a Lei chiedendole di pubblicare il post che segue.

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Ci passo davanti quasi ogni giorno ed ogni volta il dubbio, prepotente, mi assale. Parlo ancora, e me ne scuso, del Distributore di Viale Dalmazia, attualmente in fase di ricostruzione, oggetto di varie polemiche e già al centro di alcuni post del blog. Ogni volta che lo guardo, dopo aver frugato nella mia memoria visiva che non mi soccorre adeguatamente, mi dico: “No, non è possibile, sarebbe troppo..” ed accantono il dilemma fino a quando ci ripasso e ci butto nuovamente un occhio. Eppure… eppure ad ogni passaggio il dubbio si fa sempre più forte, probabilmente alimentato anche dalle precedenti perplessità, certamente non fugate dalle pasticciate giustificazioni fornite in passato dal Comune di Lodi. Chi vuole ricostruire la vicenda e le polemiche si legga i post precedenti. In sintesi mi limito a ricordare che il distributore che in un primo tempo, secondo il Comune di Lodi, doveva essere «valorizzato attraverso una significativa ristrutturazione» è stato completamente demolito senza che fosse fornita una convincente spiegazione del radicale, sottolineo radicale, mutamento d’intenti. Non può essere infatti ritenuta convincente la simpatica boutade sui problemi di staticità della struttura, ne tanto meno l’asserzione che l’edificio non era coperto da nessuna tutela o che la commissione consiliare competente non ha sollevato nessuna obiezione all’intervento. Tutt’al più queste affermazioni ci dicono (forse) che la cosa non era illegittima, sicuramente non spiegano perchè è stata fatta e nulla ci dicono sulle ragioni del repentino mutamento di orientamento, in materia, del Comune di Lodi. Tornando però all’oggi ed all’argomento del post: spero tanto di sbagliarmi, ma sto maturando la convinzione che l’edificio in fase di ricostruzione abbia una volumetria maggiore di quello abbattuto. Più lo guardo e più il dubbio mi assale. Se così fosse tutta la vicenda della ristrutturazione diventata demolizione troverebbe una sua sconfortante spiegazione. Sapendo che talvolta membri della Giunta comunale leggono questo blog, spero -lo dico sinceramente – arrivino smentite e, in caso contrario, giustificazioni questa volta davvero credibili

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