Nulla infastidisce le anime tristi quanto il sorriso e la leggerezza

Le studentesse di Oxford, nonchè rugbiste, hanno deciso di fare un calendario naturista per diffondere il rugby femminile ed aiutare un ente benefico, pare che in quella nazione sia stato accolto con un «brave e belle», pare anche che non ci sia stata una sollevazione di benpensanti e malecomportanti, inoltre pare che giornali e tv locali abbiano promozionato l’idea dando appoggio alle ragazze; pare infine che nessuno abbia attaccato con polemiche strumentali ed inutili «chiunque» abbia partecipato o aiutato l’Idea, per ultimo pare che tutti quelli che hanno ricordato il detto «chi è senza peccato, specialmente da giovani, scagli la prima pietra» abbiano taciuto piuttosto che dire castronate o banalità, sempre che di peccato si tratti.Pare anche che il famoso «Corriere della sera» con un articolo di oggi, abbia cambiato idea sulla bontà dell’iniziativa e, dopo aver bacchettato le Nostre, ecco quanto scrive sulle ragazze Oxfordiane: «Nel mondo del rugby è un calendario atipico, perché i giocatori immortalati sono… donne. L’iniziativa è delle ragazze del team femminile di rugby dell’università di Oxford, senza veli per una causa nobile: sostenere la ricerca scientifica e la campagna sulla salute mentale “Mind Your Head”, patrocinata dal celebre ateneo. Le ragazze di Oxford, immortalate in un bianco e nero che fa molto inverno nordeuropeo, hanno seguito i colleghi maschi, che già lo scorso anno, sulle orme dei Dieux du Stade parigini, avevano prodotto un calendario “nude” per fini umanitari, con un certo successo. “Lo abbiamo fatto con spirito goliardico – ha detto una delle giocatrici impegnate nell’impresa – ma anche con piacere, visto il fine umanitario dell’iniziativa. Era una giornata di sole, ma assolutamente glaciale dal punto di vista climatico. E ci è toccato anche un tuffo nel fiume!”.“Spero che il calendario serva a mettere in luce lo spirito del rugby femminile – ha detto invece il presidente del club, Elizabeth Dubois – e spero anche che serva a cancellare qualche stereotipo su chi pratica il nostro sport. Abbiamo ragazze di ogni taglia e forma. E eclettiche dal punto di vista intellettuale: abbiamo giocatrici provenienti da tutte le facoltà”. La versione femminile di un anno di rugby senza veli è in vendita a 10 sterline, anche su Internet (Corriere della Sera 04/12/2013)».Certamente due pesi e due misure, uno nobile, libero, leggero, positivo e altruista, entusiasta ed irresponsabile, come il cervello dei ragazzi, l’altro forse più esperto ma prigioniero di pregiudizi e provincialismo, portato al giudizio ed alla censura, pesante ed irriguardoso dell’altrui pensiero e libertà, soprattutto sempre privo di sana autocritica, ahimè, come il cervello degli adulti. Comunque niente paura, «non ti curar di loro ma guarda e passa, col petto in fuori e la testa alta», nulla infastidisce le anime tristi quanto il sorriso e la leggerezza. A questo punto un tardivo, GRAZIE RAGAZZE & Gusma Staff!!!!!

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