Non si potrebbe iniziare almeno con le verifiche dell’emerso?

Egregio direttore, tempo fa su “Il Cittadino” si rendeva conto ai lettori di un incontro promosso dai sindacati sul tema dell’evasione fiscale e i vari relatori convenivano che fra le priorità da adottare per contrastare il fenomeno si impone la lotta al “sommerso”. Trattasi di lodevole proponimento, ma penso che, per quanto riguarda Lodi, un buon punto di partenza sarebbe quello intanto di verificare l’”emerso”. Nei quartieri di Lodi, anche le zone più periferiche, lungo le arterie stradali appena fuori città nei pressi delle rotonde, da tempo fervono attività commerciali di ambulanti di frutta e verdura (in genere, ma l’offerta ultimamente si è allargata anche a piante e a statue da giardino per esempio) dove non è chiara la provenienza della merce e gli scontrini non sono poi così diffusi, senza contare le norme igieniche (mi riferisco ovviamente ai prodotti alimentari) che dovrebbero essere rispettate da chi svolge questo tipo di mercato: si vende e si compra, insomma, come se certe regole non valessero. Possibile che nessuno si accorga di niente?

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