Mio padre, un uomo da cui il sindaco avrebbe avuto molto da imparare

Vorrei innanzitutto ringraziare i signori Giancarlo Colombo e Giampiero Leri, che non ho, purtroppo, il piacere di conoscere personalmente, per le belle parole che hanno speso per mio padre. A distanza di qualche giorno dal funerale del mio amato papà desidero anch’io esprimere il mio disappunto e la mia amarezza per il silenzio assordante dell’amministrazione comunale (sindaco e giunta) in occasione delle esequie di mio padre. Ritengo doveroso intervenire, soprattutto dopo aver letto la risposta del sindaco Uggetti e le giustificazioni da lui addotte. l consiglieri Acernozzi e Bastici (che ringrazio per aver partecipato al funerale) certo non erano lì a rappresentare il comune, come ha voluto far intendere il sindaco, altrimenti, almeno uno di loro, avrebbe presenziato come è d’uopo con la fascia. Soprattutto il consigliere Acernozzi è legato da un rapporto di conoscenza con la mia famiglia che dura da anni e che penso sia il motivo preponderante che lo ha spinto a condividere con noi questo momento di dolore. Detto ciò ritengo che la sensibilità e le buone intenzioni (laddove ci fossero state) del Sindaco avrebbero dovuto almeno spingerlo a spedire un telegramma di condoglianze, o addirittura (immagino sarebbe stato uno sforzo incredibile) mandare un esponente della giunta a rappresentare il comune. Ma d’altra parte comprendo che gli impegni istituzionali siano tali da impedire di ricordare, nel momento della sua dipartita, un uomo che questa città ha servito e amministrato per tanti anni senza mai chiedere nulla in cambio e senza mai ottenere alcunché. Un uomo da cui lei caro sindaco avrebbe avuto molto da imparare. Credo che mio padre avrebbe meritato di essere ricordato dal comune di Lodi molto più di quanto non sia avvenuto, ma la sensibilità, soprattutto da parte di coloro i quali con lui hanno svolto per anni attività politica o addirittura ne sono stati instradati, è un dono raro che a molti non appartiene.

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