Il nostro direttore sulle pagine de «Il Cittadino» ha sollecitato tutti quanti a difendere l’autonomia provinciale. Appello che questa associazione intende raccogliere e fare suo.
Il vero banco di prova sarà rappresentato dal prossimo censimento generale della popolazione dal quale sapremo se la nostra Provincia rimarrà o dovrà scomparire.
Sicuramente in questa sfida un ruolo lo avranno i «nuovi lodigiani» vale a dire i tanti immigrati e cittadini comunitari che hanno scelto la nostra terra per vivere e lavorare onestamente. Questo però pone un’altro problema, infatti, se sarà grazie ai «nuovi lodigiani» che questa Provincia si salverà dovremmo, contemporanemente pensare che dopo il 19 Ottobre nulla sarà più uguale a prima nei confronti degli immigrati nel Lodigiano. Infatti, occorrerà ripensare per scrivere le regole di convivenza, regole che dovranno tenere conto della sicurezza (intesa come bene di tutti) ma anche delle esigenze delle diverse comunità che abitano nel nostro territorio.
Occorrerà seriamente riflettere su quanto ancora poco si fa per informare i cittadini comunitari del loro diritto al voto amministrativo, e trovare anche per gli extracomunitari forme di rappresentanza come ad esempio una consulta provinciale dell’immigrazione che affianchi il consiglio provinciale nelle scelte che possono riguardare i cittadini extra UE.
Occorre sicuramente abbandonare l’atteggiamento di diffidenza verso i luoghi di culto e trovare soluzioni condivise che savaguardino la sicurezza e l’esercizio di ciascuno di pregare secondo i proprio costumi e usanze.
Occorrerà sicuramente, nella sostanza, riscrivere il patto di integrazione nel nostro territorio
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