L’importante è riuscire a distinguere le cose indispensabili

Anche in Italia è arrivato l’I-Phone 5, sono arrivate le code davanti ai negozi di tecnologia e tra la gente si è aperta la discussione sull’utilità di questo nuovo dispositivo.Tutto ruota intorno al prezzo (intorno ai 900 euro) di questo nuovo I-Phone in un ragionamento che si collega direttamente alla crisi economica che il nostro paese sta attraversando. Si tratta di una discussione strana dalla quale si arriva, quasi, ad evincere che si tratti di una spesa folle, inutile. Come se un operaio che si suda il suo dignitoso stipendio non possa permettersi di fare dei sacrifici per farsi un regalo oppure un benestante non possa spendere, magari anche facendo, come si dice in questi casi, girare l’economia, i suoi soldi come preferisce.Certo, questi nuovi apparecchi non rientrano tra i beni di primaria necessità ma ognuno nella propria vita avrà qualche vizio e i vizi costano e bisogna essere liberi di averli. È scontato escludere da tale ragionamento tutte quelle persone, ed in Italia purtroppo ce ne sono molte, che non arrivando alla fine del mese sono costrette a fare ragionamenti di vita quotidiana diversi, pur senza doversi, in ogni caso, porre l’I-Phone come problema esistenziale.Forse è proprio facendo ragionamenti di questo tipo che si perde di vista il problema vero, cioè il rapporto tra società e mass-media. Grazie a canali di comunicazione a raggio amplissimo, praticamente illimitato, oggi si arriva a pensare che avere un apparecchio che naviga su internet ventiquattro ore sia necessario, per restare aggiornato su tutto, a partire dai social network, arrivando alle notizie passando per la più semplice curiosità del momento. Invece non è così, non è necessario avere un I-Phone per conoscere la strada che dovrò percorrere il giorno dopo per arrivare ad una determinata destinazione. È sufficiente attendere di arrivare a casa per consultare il proprio pc o una semplicissima carina stradale.Ecco il punto, non tutto ciò che è bello risulta indispensabile anche se sembra essere così. Perché riescono a convincerci, a farci credere cose che possono in realtà essere perfino assurde. La pubblicità è una macchina mostruosa e la tecnologia un metodo all’avanguardia spettacolare ma queste due cose unite tra loro danno vita ad una specie di macchina da guerra, un po’ come quando arrivano a farci credere che attraverso il gioco del lotto si possa ricavare una fonte di reddito.Detto questo, la tecnologia non va fermata, mai e in nessun settore.È un fenomeno unico, che nel caso specifico unisce una buona dose di quella follia che ha caratterizzato l’inventore di Apple a risorse infinite. Come tutte le cose va valutata e usata senza dimenticarsi dei valori basilari, perché non può prendere il sopravvento su una persona fisica. Tutti siamo e dobbiamo essere liberi di comprare l’I-Phone 5, l’importante è non arrivare al punto di non saper più distinguere il bello dall’indispensabile per evitare di diventare completamente (perché un po’ lo siamo tutti) succubi di questo sistema di comunicazione che troppe volte ci convince con messaggi storpiati.

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