Buongiorno, rispondo alla sua lettera pubblicata sul Cittadino mercoledi 11 maggio relativa al contest nazionale di Breakdance svoltosi in Piazza della Vittoria. Sono una delle organizzatrici dell’evento ed ero presente alla celebrazione della S. Messa delle 20.30 nella Cattedrale del Duomo di Lodi. Ho personalmente constatato, inaspettatamente, il rumore eccessivo che disturbava la Celebrazione e me ne sono profondamente rammaricata, prima di tutto davanti a Gesù Eucaristico. Non essendomi stata concessa (forse giustamente) la possibilità di scusarmi a tutta la comunità alla fine della celebrazione, intendo farlo ora a lei personalmente e a tutti i presenti.Senza polemica affermo che questa nostra superficiale mancanza di attenzione e tutto quello che ne sta derivando, si sarebbe tuttavia potuto evitare con un suggerimento o un richiamo fatto prima della Messa stessa , come è stato fatto per il “Concerto per le mamme” svoltosi il giorno stesso alle ore 16.00. Non condivido la definizione di “Messa Rave” che trovo un termine offensivo nei confronti di tutti i ragazzi e non, presenti in piazza e provenienti da ogni parte d’Italia che si sono confrontati sportivamente, in modo pulito, senza rivalità, pregiudizi e senza barriere, dividendosi tra loro i premi, dando esempio di una sana “laicità” che non vuole (come lei stesso afferma) calpestare i diritti dei cristiani come è stato invece affermato. Forse, Giovanni Paolo II, dopo la S. Messa si sarebbe unito a noi battendo le mani , per aiutare tutti i giovani ad amare Gesù, attraverso quello che loro amano, in questo caso “con la danza”, questo a Lodi come nel Texas.Rinnovo comunque a tutti le nostre più sentite scuse.
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