Il ragionamento di Vitelli fa acqua, si disinforma invece di fare chiarezza

Vorremmo rispondere alla lettera con cui in Consigliere Stefano Vitelli ha cercato di dimostrare spacciare la gestione delle piscine come attività di beneficenza, affermando che i dati circolanti sui ricavi delle piscine erano errati. Dati che, è bene sottolinearlo, sono stime fornite dalla Guardia di Finanza.Il ragionamento del consigliere però pecca in diversi punti, primo fra tutti quello matematico contabile. Vitelli tra le entrate annovera infatti solo i ricavi dal pubblico pagante, “dimenticando” gli introiti derivanti dall’affitto degli spazi d’acqua, dei corsi, e se gestiti direttamente, degli introiti del bar e ristoranti (o comunque dei canoni concessori) e altri introiti derivanti da gruppi, feste e manifestazioni. Vitelli quindi si è «dimenticato» di considerare un po’ di entrate.Sarà stato solo un peccato di superficialità oppure si è voluto fare un po’ di disinformazione? Vitelli poi per dimostrare la validità della sua tesi utilizza i dati di Gis, l’ex municipalizzata del Comune messa in liquidazione dalla Giunta Uggetti, poichè definita improduttiva. Ma se Sporting Lodi, il portentoso privato a cui era stata affidata la gestione delle piscine tramite il bando incriminato, ha la stessa produttività di Gis, per quale motivo Gis è stata chiusa? Forse Vitelli dovrebbe spiegare anche questo ai cittadini ma soprattutto agli ex lavoratori di Gis che hanno perso il posto di lavoro.Per mettere poi fine alla polemica sulla redditività degli impianti basta rifarsi alle affermazioni di chi voleva la gestione di quegli impianti a tutti i costi contenute nell’ordinanza del Tribunale.Siamo rammaricati nel vedere che ancora una volta le forze di maggioranza anziché informare correttamente i cittadini e prendere le distanze dai comportamenti illeciti contestati dalla Procura della Repubblica, preferiscano fare disinformazione adoperandosi per difendere l’indifendibile.Ci hanno provato massacrando il concetto di onestà, lo hanno fatto citando la difesa di un interesse pubblico inesistente, oggi ci hanno provato addirittura giocando con i dati degli incassi cercando di far passare la gestione delle piscine come un’attività di beneficenza... Qui però sembra che la beneficenza la facciamo quotidianamente noi cittadini.

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