Il polo logistico brucerebbe 200.000 metri di terra agricola

Il colosso francese Fm Logistic intende costruire un immenso polo logistico che si estenderebbe per circa 200.000 mq su aree agricole tra i comuni di Ospedaletto Lodigiano e di Livraga, nel Lodigiano. Solo il 20 novembre 2014 il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi hanno dichiarato «Con la nuova Legge sul Consumo di suolo, in Lombardia, le aree agricole e verdi non potranno essere più utilizzate per costruire. Si tratta di una svolta epocale».Il M5S Lombardia ha presentato un’interrogazione per capire quale posizione intende assumere la giunta nei confronti di questo progetto che contraddice la legge sul consumo di suolo.Non cementificare sulle aree a destinazione agricola è una delle poche cose buone previste dalla misera legge della regione contro il consumo di suolo. A Lodi è bastato un accordo di programma per cancellare il principio fondante della legge.Molti sindaci stanno facendo a gara per far rientrare il proprio comune nell’imponente progetto, accecati dalla promessa di nuovi posti di lavoro per la comunità, il che significa consenso elettorale. Secondo la Coldiretti con questa operazione si brucerebbero 200.000 mq di terra agricola fertile. Quella che viene definita la “culla” del Grana Padano, con 1.377 aziende agricole, sarebbe così irrimediabilmente coperta da capannoni e attraversata ogni giorno da centinaia di tir.Scambiare la terra del nostro territorio per capannoni di cemento significa privare la popolazione, non solo della propria identità, ma anche del proprio futuro. Perché di capannoni abbandonati e aree industriali dismesse il territorio del Lodigiano, come tutta la Lombardia, è già tristemente ricco. Su quelle aree potrebbe trovare spazio il polo. Ha ragione Coldiretti quando dice che il polo logistico sarebbe una “tomba di cemento” per una zona che ha già perso il 16% del proprio suolo fertile negli ultimi anni.

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