Fulgidi esempi della scorretta applicazione delle norme

Gentile Direttore, approfitto dello spazio che Ella gentilmente vorrà concedermi per intervenire a proposito delle ultime vicende inerenti la gestione della rete stradale provinciale emersa dalle lettere pubblicate nei giorni scorsi nella rubrica “Lettere & Opinioni” del suo giornale, a firma del signor Alberto Basta (Cittadino del 04/07/12), Cristiano Riboni (Cittadino del 03/07/12) e della successiva replica dell’Assessore competente (Cittadino del 06/07/12), per esprimere il mio disappunto nell’apprendere come, al di la dell’excursus unicamente teorico-normativo dell’Assessore, de facto l’Amministrazione provinciale di Lodi, come dimostra la foto allegata dal signor Basta, faccia ben poco per garantire la sicurezza dell’utenza stradale.

Apprendo anche per bocca dell’Assessore, e con il mio di stupore questa volta, che a oggi (luglio 2012) la Provincia di Lodi non ha ancora provveduto a mappare e georeferenziare i propri confini stradali, il che consentirebbe a chiunque, con un semplice ricevitore satellitare, di conoscerli in tempo reale e far rispettare la corretta distanza di piantumazione in fascia di rispetto, che non può essere un’alea o una supplica al buon cuore degli agricoltori, ma determinata con certezza e fermamente fatta rispettare, in virtù dell’omesso, nella lectio magistralis dell’Assessore, art.14 (Poteri e compiti degli Enti proprietari delle strade), c.1, lettere a e b del C.d.S., quando in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità di noi cittadini.

Ricordo altresì all’Assessore che, sebbene il mais sia una cultivar a rapida crescita, non è istantanea, pertanto c’è tutto il tempo materiale per intervenire e far rispettare le giuste distanze di piantumazione dai confini stradali, se solo non fosse distratta nel cercare visibilità sui quotidiani locali con qualche operazione di maquillage qua e la, sia pur meritoria, o portando a compimento progetti il cui iter era già stato avviato o programmato dalla precedente amministrazione, o se non fosse affetta da accanito presenzialismo correndo a tagliare nastri d’inaugurazione a destra e sinistra per arrogarsi meriti impropri ed infine piazzare cartelloni con dissimulati spot elettorali celebrativi ed autoreferenziali tipici dell’ancien regime nazionalsocialista.

Appuro con piacere che l’Assessore ama dispensare chiarimenti teorico-normativi sulla corretta applicazione delle norme del C.d.S., pertanto il sottoscritto si pregia umilmente di sottoporLe, mediante documentazione fotografica, alcuni, e potrei citarne a centinaia, brillanti e fulgidi esempi pratici di scorretta applicazione delle norme in materia di segnaletica stradale riscontrati lungo le strade e piste ciclopedonali lodigiane, chiedendo lumi e plausibili spiegazioni circa questa sistematica disapplicazione delle norme ad Ella tanto care.

Mi permetto Infine di ricordare all’Assessore che, la sicurezza dei cittadini sulle strade si garantisce anche attraverso un maggiore controllo del territorio, mi riferisco alla pista ciclabile di Borgo San Giovanni “apparsa dal nulla” a Sua insaputa segnalata dal signor Riboni, per cui non mi sembra aver visto prese di posizioni ufficiali né smentite da parte Sua, e attraverso il rispetto della normativa regionale vigente in materia di diserbo dei margini stradali, mi riferisco al divieto d’impiego di sostanze erbicide irregolarmente irrorate lungo i margini delle ciclabili, (vedi ultima foto). Res non verba

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