È un quartiere di persone oneste, operose, lavoratrici

Gentile Direttore, approfittiamo dello spazio che vorrà concederci per esprimere alcune riflessioni in merito al grave fatto di cronaca avvenuto in via del Tempio a Lodi.Come volontari dell’Associazione Viviamo insieme il nostro Quartiere – Porta d’Adda abbiamo pensato che questo fosse il momento del silenzio che accompagna il dolore, lo sgomento, lo smarrimento. Il momento del rispetto che si deve a Giovanni Sali e alla sua famiglia.Ma quello che si sta dicendo e mostrando di questo quartiere attraverso i media ci porta ad intervenire, perché pensiamo che la Città Bassa non meriti tutto questo. Non lo meritano certo i suoi abitanti che nella quasi totalità sono persone oneste, operose, lavoratrici e pensionati. Persone, molte delle quali, fanno di questo quartiere un luogo di vita solidale.Pensiamo che quello che è successo sia un fatto gravissimo: un uomo ha perso la propria vita, è stato assassinato e ciò è avvenuto nel quartiere dove viviamo e dove, da anni, svolgiamo la nostra attività di volontari.Quanto avvenuto ci interpella direttamente e ci interroga anche sul significato del nostro lavoro.Non è nostra intenzione negare i problemi. Sono proprio quest’ultimi che ci hanno spinto ad impegnarci per tentare di fare incontrare culture e abitudini di vita differenti, creare momenti di socialità, sviluppare attenzione nei confronti delle persone anziane e dei bambini, promuovere feste sul lungo fiume e alla Maddalena, coinvolgendo operatori economici e residenti per fare rivivere questa zonaFrequentando la Città Bassa in questi giorni, raccogliamo i sentimenti di paura, timore, apprensione di chi vive nei paraggi del luogo del delitto.Li capiamo e li condividiamo, perché sono gli stessi sentimenti che viviamo anche noi come abitanti di questa parte della città.Quanto è successo è di una ferocia inaudita e non può lasciare indifferenti. Ma tutto questo non autorizza certo a criminalizzare la zona e i suoi abitanti, a descrivere luoghi e persone come se fossero sotto scacco e il quartiere come una periferia di una grande metropoli dove regna la violenza e la sopraffazione.I problemi esistono: la convivenza tra persone di culture, età ed esperienze diverse, zone del quartiere che hanno bisogno di interventi di riqualificazione e maggiore illuminazione e alcune situazioni che andrebbero meglio presidiate (nonostante a qualche centinaio di metri dal luogo del delitto vi sia una caserma dei carabinieri, una sede della polizia locale, la Guardia di Finanza e la questura).Tuttavia, problemi di convivenza, di degrado, di difficoltà e di sicurezza sono presenti e segnalati anche in tutti gli altri quartieri della città.Per tentare di mettere a fuoco tali problematicità, intercettare le fragilità, affrontare i conflitti, come Associazione ci siamo fatti promotori di un progetto che prevede l’attivazione di una figura di supporto quale il custode sociale.Auspichiamo che le indagini possano portare in tempi rapidissimi all’identificazione e all’arresto dei colpevoli.Ce lo auguriamo per la famiglia di Giovanni Sali. Ce lo auguriamo per i suoi colleghi. Ce lo auguriamo per gli abitanti del quartiere perchè, comunque sia andata, si tratta dell’azione criminosa di una o più persone e non dell’intero quartiere.Così come ci auguriamo anche che quanto accaduto non diventi l’occasione per introdurre elementi di divisione, di denigrazione, di lacerazione del tessuto sociale popolare del nostro quartiere.Come Associazione intendiamo da subito continuare nel lavoro intrapreso di lunga lena per intessere relazioni nel quartiere, sostenere le persone anziane e quelle in difficoltà, sviluppare inclusione e socialità tra gli abitanti di tutte le provenienze e culture con il sostegno dell’Amministrazione Comunale che in tutti questi anni non è mai mancato.Giovanni Sali è stato un esempio in questo senso : come noi ha amato questi luoghi, queste strade, e queste persone. Gli abitanti del quartiere in questi giorni hanno ricambiato lui, la sua famiglia e i suoi colleghi con l’affetto, la stima e tanta solidarietà.In Città Bassa funziona così.

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