Costretti a scendere dall’automobile all’altezza dell’incrocio

Gent.mo direttore, venerdì 23 novembre una lettera sul Suo giornale portava all’attenzione dei lettori il comportamento di un’agente di polizia locale che aveva attribuito una maxi-multa a un automobilista in sosta brevissima in via San Martino a Lodi. Uno dei verbali componenti la multa la attribuiva a una sosta a meno di 5 metri dall’intersezione (come del resto recita l’art. 158 del codice della strada). Le invio alcune foto, direttore; una è scattata all’intersezione tra Via Fogazzaro e Via Bocconi. Non commento con altre parole: le linee tracciate per terra danno l’idea concreta che 5 metri dall’intersezione stessa non ci siano.

Un’altra prova concreta gliela do’ attraverso un racconto: ogni giorno, si rischia il tamponamento tra le due auto parcheggiate (regolarmente) che si mettono in movimento entrambe casualmente a volte in contemporanea, per uscire ognuna dal proprio parcheggio. Solo che ognuna è proprio nell’immediatezza dell’angolo, invisibile all’altra, e anche qualcuno che sopraggiunge - costretto causa senso unico a svoltare in Via Fogazzaro - se la trova improvvisamente davanti e corre il rischio di urtarla. Finora, ho visto improvvise frenate e udito qualche imprecazione: ma la colpa non è che di terzi. Da considerare, poi, che la via è frequentatissima da mamme e bambini per l’esistenza di studi medici pediatrici: mamme, costrette a far scendere dalle auto i piccoli sull’incrocio, con pericolo potenziale ancora maggiore.

Tutto questo, ripeto, visibilmente a meno di 5 metri dall’angolo, anzi, proprio “sull’angolo”.

Parcheggi (v. foto) indicati dalle linee a terra esattamente sulle intersezioni, si possono vedere pure in Via Monti, Via Bocconi, anche all’angolo con viale Dalmazia (dove proprio dietro lo spazio di sosta corre la pista ciclabile: pensate il pericolo che sbuchi in velocità un ciclista, senza alcuna possibilità da parte dell’automobilista di vederlo!): ciò denota un criterio (chiamarlo così è difficile) comune.

Ora, è vero che il Codice della Strada aggiunge al termine del comma riferito all’articolo 158 sunnominato tre paroline magiche: “salvo diversa segnalazione”.

Ma la diversa segnalazione, credo, dovrebbe essere accompagnata in primis dal buon senso.

La “diversa segnalazione” soprattutto dovrebbe essere provvista di canoni di sicurezza: non dovrebbe bastare che qualcuno decida di tracciare due righe per terra e con ciò attribuendo alla “diversa segnalazione” l’autorizzazione a creare una situazione di pericolo imminente.

Cosa che è in quel punto descritto – anzi, in quei punti - , senza timore di smentita. Con quale motivazione valida, vorrei capire: fosse anche consentita dalla legge, e non ci posso credere, non appare consentita dalla logica.

Cordialità

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