Chiediamo il contributo insostituibile dei Comuni

Illustre Direttore, il giornale da Lei diretto ha pubblicato nei giorni scorsi tre articoli dedicati al problema dell’accoglienza migranti nel Comune di Pieve Fissiraga mettendo in evidenza affermazioni e valutazioni del Sindaco che, a mio giudizio, non trovano esatto riscontro nella realtà dei fatti, senza contare le accuse di «superficialità, gestione sbrigativa e senza alcun controllo» mosse all’indirizzo di questa Prefettura - U.T.G.

Al riguardo, mi sembra utile e corretto ricostruire con obiettività quanto accaduto sinora:

- il Sindaco è stato avvisato preventivamente per telefono circa l’imminente arrivo di un gruppo di migranti. Persone poi non arrivate quel giorno per ritardi nel trasferimento dalle Regioni del Sud Italia e arrivate a Pieve Fissiraga due giorni dopo;

- la Prefettura ha un rapporto di collaborazione con una sola cooperativa, “Lo Scudo Centro Evangelico di volontariato”, con sede a Milano e regolarmente iscritta nell’elenco della associazioni di volontariato della Provincia di Milano. Evidentemente la suddetta cooperativa ha affittato l’immobile in argomento da altra cooperativa, la Onlus “Gruppo volontari dello Ionio”, che non ha alcun rapporto di collaborazione con la Prefettura;

- su richiesta del Sindaco, il 9 settembre u.s. si è svolto un sopralluogo a cura di personale dell’Asl di Lodi dal quale non emerge affatto una situazione catastrofica, cosi come è stato riportato negli articoli di stampa e raccontato dal primo cittadino di Pieve Fissiraga. E difatti nel verbale si legge che la cooperativa ha provveduto a contattare l’impiantista idraulico e l’elettricista per la messa in sicurezza dei fili elettrici scoperti.

L’AsI ha dato anche alcune prescrizioni:

- “la lavanderia deve essere regolarizzata con una pratica edilizia in sanatoria per poter quindi posizionare un nuovo (il secondo) wc e mantenere la doccia:

- essendo stata rilevata al piano terra nel locale soggiorno una porta finestra divelta, non consentendo quindi la chiusura, si deve procedere alla messa in pristino o sostituzione della stessa:

- avendo rilevato all’ingresso un portico in legno instabile dal punto di vista statico, lo stesso deve essere rimosso o messo in sicurezza definitiva con massima urgenza:

- il ripristino della pavimentazione esterna in quanto risulta disconnessa e pericolosa.”

In conclusione, è stata chiesta, “entro e non oltre 5 giorni lavorativi, la dichiarazione di avvenuto ripristino ed adeguamento di quanto sopra esposto nonché la consegna presso gli uffici tecnici comunali del certificalo di conformità dell’impianto elettrico, certificato di conformità gas ed idrotermo sanitario nonché il libretto aggiornato di manutenzione della caldaia. Essendo l’alloggio ancora in fase di ultimazione dell’arredamento, si ricorda il collegamento della cappa alla canna di esalazione e la fornitura di sedie, tavoli ed arredi vari. In conclusione, nonostante l’immobile disponga di una volumetria pari a circa 213 metri cubi considerato che lo stesso ad oggi dispone di un’unica stanza da bagno completa di sanitari, in riferimento alla vigente normativa in merito, la struttura può accogliere 6/8 ospiti”.

Da quanto sopra rappresentato, emerge chiaramente come l’Asl non abbia disposto la chiusura dell’immobile, né considerato lo stesso inagibile o inadatto.

Per quanto concerne, infine, gli asseriti, presunti mancati controlli da parte della Prefettura, giudicata dal Sindaco «superficiale e sbrigativa», si rappresenta che, a fronte della richiesta da parte del Ministero dell’Interno di accogliere in Regione Lombardia, e a cascata nella provincia di Lodi, una quota di circa 200 profughi entro le prossime settimane, questo U.T.G. ha vagliato alcune proposte pervenute, tra cui quella della cooperativa “Scudo Centro Evangelico di volontariato”. I controlli sui componenti il cda non hanno fatto emergere condizioni ostative e l’immobile proposto è stato presentato come regolare anche se necessitante di alcuni interventi impiantistici che, come detto, sono stati prescritti e risultano in corso di esecuzione.

La Cooperativa è stata, comunque, invitata a partecipare al bando indetto dalla Prefettura in data 11 agosto u.s. ed i cui termini per la presentazione delle domande scadranno il prossimo 22 settembre. La Commissione di gara effettuerà, pertanto, le prescritte necessarie e approfondite verifiche e se dovessero emergere situazioni di comprovata irregolarità, si provvederà ad adottare i conseguenti provvedimenti di revoca.

Voglio, con l’occasione, precisare che questa Prefettura e le forze dell’Ordine stanno facendo il massimo per garantire tranquillità ai cittadini così da consentire alla collettività di accogliere serenamente queste persone che fuggono dalle loro terre.

Ma un reale progetto di integrazione richiede il contributo prezioso e insostituibile delle Amministrazioni Comunali e di tutte le altre Istituzioni del territorio, la qual cosa peraltro sta avvenendo in quasi tutti i Comuni interessati.

Gentile Direttore, La invito a voler dare a questo scritto adegualo risalto, in modo analogo a quanto fatto con le dichiarazioni del Sindaco di Pieve Fissiraga.

Cordialmente,

Patrizia Palmisani

Prefetto di Lodi

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