Caro direttore, in data odierna (18 novembre 2014) mi ritrovo a riflettere sulla dabbenaggine degli individui e sulle scarse capacità gestionali di certi enti locali di un territorio che amo molto e di cui mi ritengo cittadina onoraria da ben 32 anni.Ho inoltrato a inizio novembre domanda di voltura per il contratto Sal (Società Acqua Lodigiana) tramite richiesta telefonica. Mi sento rispondere dall’impiegata di turno che sarei dovuta andare per il tutto all’Astem di viale Dante o magari (bontà sua!) avrebbe potuto spedire il modulo necessario tramite posta (con mio grande sollievo!).Ebbene, il modulo è arrivato (non per colpa della Sal, ovviamente) dopo ben 4 giorni dalla spedizione dal quartiere di San Grato – Via dell’Artigianato – a quello di San Bernardo – Viale Italia.Non solo in 30 minuti di corrierina avrei potuto inoltrare la pratica in giornata, la lettera, però, era indirizzata ad una certa Fiorenza D. e non a Teresa D. (a quale assonanza saranno ricorsi?!) e sul frontespizio del modulo si legge che tutte le certificazioni richieste devono essere spedite a “contratti e società – acqua lodigiana.it” oppure consegnate a mano a uno degli sportelli acqua di Lodi (viale Dante), Casalpusterlengo, Codogno o Sant’Angelo Lodigiano.A parte lo sconcerto e la tentazione di non fare nulla (così risparmiavo i 58 euro per rinnovo contratto), mi è sorto un atroce dubbio: se invece di essere una pensionata sola di 67 anni, dotata di discreta cultura e autonomia, ma con poca familiarità con il computer e non munita di patente e auto propria, fossi un’anziana signora di 75-80 anni, con gli acciacchi inevitabili dell’età e con pochi parenti e amici?Potrebbe solo:a) Chiedere l’aiuto di vicini e parentib) Servirsi di un tecnico informaticoc) Prendere un taxi (7-10 euro per corsa) e recarsi allo sportello dell’Astem d) “Spostarsi” per un acuto senso di solitudine e frustrazione.Insomma, ho deciso di compilare il modulo 3 e prendere l’autobus, colpevole solo di non aver rinnovato gratis il contratto entro un anno dalla morte del proprio marito intestatario.Da notare che la stessa pratica di voltura è stata inoltrata a fine ottobre ad Enel Energia gas+luce elettrica: ho sbrigato tutto telefonicamente in mezz’ora, non mi è stata chiesta alcuna cifra, mi hanno spedito con posta ordinaria il contratto cartaceo per la sua definizione completa e ho già ricevuto sul cellulare la comunicazione che dal 1 novembre sono a posto con il nuovo contratto.Ai lettori le considerazioni del caso.p.s.: L’acqua del mio quartiere ha un sapore metallico, mi procura cattiva digestione, è fortemente calcarea, intasa molto presto i filtri dei sanitari e della caldaia, perciò appena possibile sarò costretta a installare un decalcificatore generale con filtro annesso (preventivo 650 euro). Proprio l’”acqua azzurra, acqua chiara” di battistiana memoria.Cordiali saluti.
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