Caso Pantaeco, amarezza per le parole dell’assessore

Egregio Direttore, quale assessore all’Ecologia della precedente Giunta del Sindaco Parmesani, mi sento di intervenire in merito all’articolo apparso sul Cittadino del 14 gennaio su: “Montagna di plastica da bonificare all’ex Pantaeco”.Non certo sul contenuto dell’articolo laddove si comunica che il materiale plastico verrà finalmente allontanato poiché non idoneo al riciclaggio. Fin qui l’escussione della Polizza ad hoc, ruolo di Regione e Provincia, operazione sollecitata da anni, oggi dà i suoi frutti.D’altra parte il ruolo sostitutivo dell’Ente Comunale è arrivato dopo una serie infinita di incontri e Conferenze di servizio e, per una Amministrazione come la nostra, ha inciso non poco sul lavoro soprattutto dei nostri funzionari.Mi preme però sottolineare l’affermazione dell’attuale Assessore Luca Canova laddove afferma di essere “stupito del fatto che nessuno avesse rilevato questo problema negli anni passati”.Ciò non corrisponde al vero; quel problema era una parte dei tanti problemi, sempre tenuto in debita considerazione nella scala delle priorità di interventi in uno stato di emergenza urgenza.Ricordo in breve: non era forse emergenza che l’assessorato si sia dovuto innanzi tutto occupato per cercare di salvaguardare i posti di lavoro con uno scritto indirizzato ai Politici del Territorio, ripreso nella seduta del Consiglio Comunale?Non era forse emergenza gestire l’iter ed approvare il Progetto Preliminare della Messa in Sicurezza in fase di Emergenza?Non era forse emergenza far approvare da Regione e Provincia, per la sua parte, il Progetto di Caratterizzazione Ambientale propedeutico al Progetto di Bonifica?Non era altrettanto emergenza direi quasi quotidiana, e lo è ancora oggi, il recupero del percolato, la sistemazione dei teli da completare per la parte scoperta, lo svuotamento della vasca di percolato a cielo libero con rischi di tracimazione in presenza di forti piogge?Anziché ipotizzare di riciclare in sito il percolato (soluzione solo temporanea per evitare tracimazioni) non sarebbe meglio investire, ricercando contributi regionali, su un impianto di osmosi inversa che limitasse la produzione dello stesso percolato, tenuto conto che il periodo della post gestione della discarica dovrà proseguire per ulteriori 30 anni dalla sua chiusura definitiva.Noi l’abbiamo riproposta l’11.09.2014 nella prima seduta della Commissione Territorio. Sarebbe utile ai cittadini ed alle casse comunali sapere a che punto siamo?Rimane l’amarezza che un esponente della pubblica Amministrazione abbia con quel “nessuno “ evocato a sé il merito sulla questione della “Montagna di Plastica”, dimostrando ignoranza politica così da richiamare, non solo il sottoscritto e l’amministrazione precedente, ma i collaboratori ed tecnici di altri Enti ed in particolare dell’Ufficio Ecologia del nostro Comune per la disponibilità e l’impegno da sempre dimostrato da quando abbiamo assunto il Ruolo Sostitutivo Comunale nel problema Pantaeco.Distinti saluti Giuseppe Agello

Casalpusterlengo

© RIPRODUZIONE RISERVATA