Bisogna tornare a essere generosi con il proprio territorio

Caro Direttore, leggo spesso le lettere a Lei indirizzate, è bello che la tecnologia permette, al giorno d’oggi, di rimanere in contatto e aggiornati sulla propria terra, pur vivendo a discreta distanza. Certo, restare al passo con lo sviluppo e le novità non è sempre semplice, per quanto, con un po’ di attenzione, possibile. Per chi, come noi, vorrebbe un concentrato di fatti e opinioni costruttive, è un po’ svilente scorrere righe di continua lamentela e malcontento, che forniscono un’immagine più del dovuto malconcia di un territorio a cui siamo tutti più o meno affezionati. Lo scorso 21 gennaio avete pubblicato la lettera di un lettore che considerava Lodi «città morta». Ne è conseguito un sondaggio pour parlé, probabilmente fine a se stesso e che non porterà grandi ottimismi, a voler fare una previsione. Perché? Mi rivolgo al lettore. E a questo sentito dire che direi da decenni aleggia sulla bocca di molti. Tra l’altro occorrerebbe forse fare una verifica dei periodi dell’anno in cui la voce si innalza più che in altri, magari è colpa della nebbia o del calo di adrenalina post festività natalizie.I temi in oggetto: grattacielo Coop, negozi chiusi in corso Roma, Trony, Polenghi, progetto ex Abb. Vado a memoria. Nessun accenno a Erbolario e Zucchetti, ça va sans dire. O al fatto che i due progetti di cui sopra siano più che noti, pubblici e consultabili, per chi ne fosse interessato. Lodi non è una capitale del divertimento, e allora? Non lo è mai stata per storia, per tempra, per il carattere dei suoi abitanti. E allora? È davvero questo il problema? Davvero il problema sta nel trovare un aperitivo degno - peraltro cercato male, che di offerte, anche genuine, ce ne sono! - o un negozio alternativo? Non pensavo. Oppure che non c’è offerta sportiva?? Avrei detto il contrario. Non mi riferisco ovviamente al calcio, come qualcuno accennava sui social network (dire che Lodi è famosa per il calcio, tra l’altro, suona come una presa in giro, con buona pace dei fanfullini). È nata una nuova società di rugby solo grazie alla buona volontà di alcuni locali. È rinata lo scherma, ci sono ottime strutture per la ginnastica, nuoto e pallanuoto non hanno da invidiare nulla a nessuno, in Italia (alé, attendo impaziente borbottii per la nuova piscina!!)... si può persino giocare a baseball, da sempre. La boxe, l’atletica, il basket.. l’hockey!! Solo per citarne alcuni.Quest’anno il fanfullino d’oro è andato a Barbara Gallani, nostra conterranea, straordinaria scienziata. Espatriata da anni oltremanica per amore della scienza e chissà per quale altra via. Persino lei ha parlato delle potenzialità del Parco Tecnologico e di molte altre belle caratteristiche del nostro meraviglioso e generoso territorio. Forse tanti avrebbero solo bisogno di diverse gite fuori porta per tornare ad essere generosi - e costruttivi - con lui.Una lodigiana fuori sede che torna sempre a casa molto volentieri.

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