A Lodi una zona di frontiera dove ormai tutto è lecito

Poiché la pioggia ha impedito un contatto diretto, segnalo quelli che per mio marito, per me e per molti del quartiere rappresentano i maggiori disagi, già più volte segnalati a chi di compentenza (sindaco, prefetto,questore...) ; disagi così fortemente percepiti da aver dato vita a un «Comitato contro il degrado della città bassa»• Esasperante rumorosità notturna -urla - schiamazzi È concentrata soprattutto all’inizio di via Borgo Adda e in Lungo Adda Bonaparte. Molteplici le cause: la presenza di un pub a cui è stato permesso tenere aperto fino alle tre di notte - nonostante la sua ubicazione in piena zona residenziale- senza nessuna considerazione dell’urbanistica: via Borgo Adda, nel punto in cui è il locale, si allarga a ‘mo di piazzetta per cui, data la presenza di edifici circostanti, si crea una cassa di risonanza che potenzia al massimo ogni rumore; e gli schiamazzi che si protraggono fino a notte tarda. L’ingresso del Pub e relativi aiuola spartitraffico, marciapiede, viette circostanti- via Gariboldi e via X Maggio - sono diventati punto di incontro notturno per una miriade di ragazzi/e più o meno giovani, avventori del Pub, ma non solo, spesso muniti anche in proprio di alcolici che consumano in loco fino a notte tarda. Le nottate terminano con urla, schiamazzi, cori, battere di mani, strombazzate di clacson, musica a tutto volume da auto lasciate con le portiere spalancate ecc ecc . Il rumore non decresce con il passare delle ore, ma al contrario aumenta progressivamente dall’ 1,30 in poi. E non accade solo il fine settimana . Analoga situazione, se non addirittura peggiore, si crea in Lungo Adda Bonaparte dove i gruppi si spostano in una pellegrinazione continua : urla, schiamazzi fino a notte inoltrata a cui si aggiungono anche atti vandalici a danno di abitazioni e proprietà. Inutili le richieste di silenzio di noi residenti: se non raramente, le risposte sono insulti pesanti, sberleffi, aumento del volume della voce ecc ecc • Parcheggio selvaggio soprattutto durante la sera/ notte. Sono stati anche divelti i paletti messi sia lungo l’Adda che davanti le abitazioni in via Borgo Adda, per parcheggiare. Paletti mai riposizionati. Da notare che il «parcheggio selvaggio» impedisce spesso ai residenti di accedere alle proprie abitazioni e al proprio box. Inoltre segnaliamo che via X maggio (unica vietta dalla quale si accede e Lunga Adda, a via Padre Granata e a vie limitrofe) è di difficilissimo transito la sera e la notte, proprio a causa delle auto parcheggiate. Impensabile vi passi un’ autoambulanza in caso di necessità. La zona AZTL, approvata dalla giunta scorsa per ovviare ai disagi pesantissimi dei residenti, non è ancora stata attuata (riguarda il divieto di accesso ai non residenti nei prefestivi e festivi dalle 21 a 6 del mattino successivo)• degrado urbanoRifiuti sparsi ovunque, presenza ogni mattina degli eccessi delle serate brave ( e quindi sporcizia di ogni genere) incluso un lezzo terrificante di urina, perché le strade si trasformano in bagno pubblico con pozze maleodoranti sparse ovunque, e vetri rotti per cui proprietari dei cani si sono giustamente lamentati per il rischio elevato di tagli per gli animaliSporcizia; muri imbrattati, aiuole di Piazzale Barzaghi in uno stato deprimente; aiuola di Via Borgo Adda (di fronte alla Chiesa di San Rocco e al Pub Il Bridge) con un pino morto da circa due anni e lasciato lì tra erba secca in estate a far da accoglienza a chi percorre uno dei più bei luoghi di Lodi: le passeggiate lungo l’Adda che spesso, in virtù delle nottatacce brave di cui sopra, sono una discarica a cielo aperto.• scarsissima manutenzione delle strade, buche e dislivelli • abbandono di rifiuti davanti ai portoni (specie nella zona di via Borgo Adda verso l’ospedale) ma occasionalmente lungo tutta la via• presenza di locali dove si gioca/scommette nei pressi di scuola e oratorioL’impressione che noi residenti di questa parte di Lodi abbiamo è che lentamente (ma neanche tanto) la si stia trasformando in una zona di frontiera dove tutto è lecito, scarsissimi siano i controlli esercitati, assente la volontà di intervento. Di fatto -anziché valorizzare, come era in progetto anni fa questo quartiere storico ricco di suggestioni e naturale ingresso al lungo Adda - sembra ci sia una sorta di rassegnazione a consegnarlo via via al degrado, all’invivibilità, all’inciviltà (e forse peggio).

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