A Lodi le squadre di oratorio trovino obiettivi comuni

Sono un vecchio allenatore lodigiano, e tornando a casa dopo aver diretto la mia squadra under 14 dell’Ausiliatrice contro le pari età del Gso S. Fereolo (bella partita finita 3-2) ho cercato di riflettere su alcune situazioni presenti nella pallavolo lodigiana in particolare sulle squadre di Lodi appartenenti quasi tutte a realtà legate agli oratori cittadini. Mi chiedo come mai non si riesca a collaborare per creare progetti seri che, a partire da obiettivi comuni e condivisi a livello educativo, sfocino anche in obiettivi sportivi. Unire le forze porterebbe sicuramente ad un allargamento della base dei praticanti e offrirebbe a tutti la possibilità di scegliere quanto tempo dedicare alla pratica sportiva. Si potrebbero allestire squadre in tutte le categorie, squadre che si allenano di più, squadre che perseguono obiettivi sportivi elevati e squadre che hanno come obiettivo un sano divertimento e un utilizzo intelligente del tempo libero.Ci sono due oratori che hanno una palestra propria e, con la carenza di impianti, questo costituirebbe degli indubbi vantaggi anche di tipo economico per tutte le società. Mi rendo conto che tutto questo non è semplice e soprattutto si scontra con un eccessivo campanilismo (un esponente autorevole di un oratorio lodigiano da me interpellato su queste tematiche mi ha detto chiaramente «e dopo come si chiamerebbe la squadra ?» ). credo però che occorra superare questi limiti incominciando a discutere sui progetti. Mi piace a questo proposito ricordare la storia di tre realtà sportive italiane che partite dal nulla sono arrivate a traguardi insperati per società cosiddette oratoriane. L’Asystel Novara è l’espressione della realtà salesiana (fino a qualche anno fa la presidentessa, che era stata anche allenatrice, era una suora che andava in panchina), Villa Cortese si chiama tuttora Gso (gruppi sportivo oratoriano) il Gifra Vigevano ( Gifra sta per gioventù francescana) dopo aver vinto per anni i campionati giovanili è approdato negli anni 90 in serie A. Questo dimostra che è possibile fare qualità senza tradire principi e convinzioni. Io sono un po’ sognatore ma mi piace immaginare che questo magari si realizzerà (spero prima che appenda le scarpe al chiodo) ! per adesso si potrebbe cominciare a parlarne... avrei anche alcune idee...

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