VIZZOLO Nella rete per il tumore del pancreas il Predabissi è diventato un centro di riferimento

L’ospedale è stato inserito nella mappa regionale come punto hub dell’assistenza, il paziente seguito a 360 gradi

Con una presa in carico dei pazienti oncologici a 360 gradi, l’ospedale Predabissi di Vizzolo diventa un centro di riferimento nel trattamento del tumore al pancreas. In questi giorni la Regione Lombardia ha infatti inserito l’Asst di Melegnano e della Martesana nella rete regionale dei centri di diagnosi e cura dei tumori al pancreas, che sono purtroppo in rapida diffusione anche nel Sudmilano. Tutto questo grazie all’oncologia medica all’avanguardia diretta da Andrea De Monte in stretta collaborazione con la radiologia interventistica, la chirurgia, la medicina e l’endoscopia digestiva guidate rispettivamente da Fabio Melchiorre, Carmelo Magistro, Lucio Liberato e Federico De Grazia: un vero e proprio team multidisciplinare in grado di garantire una presa in carico a 360 gradi del paziente oncologico.

Nel caso si renda necessaria la radioterapia, il Predabissi si appoggia al Policlinico San Donato e all’Humanitas di Rozzano. Qualora diventi invece indispensabile l’intervento chirurgico, il paziente viene accompagnato al Niguarda di Milano, centro di riferimento con l’Humanitas e il San Raffaele: le operazioni sono comunque eseguite in sinergia con il primario del Predabissi Magistro, che vanta una lunga esperienza proprio al Niguarda. Nel 2023 è stato significativo il numero dei pazienti trattati per tumore al pancreas e successivamente sottoposti ad interventi di questo tipo, dati destinati a subire un ulteriore incremento nel 2024. In questi giorni la Regione Lombardia ha quindi voluto premiare «sia la continuità e la qualità terapeutica sia l’accessibilità delle cure sul territorio», come ha spiegato il primario di oncologia Andrea De Monte, che fanno dell’Asst un punto di riferimento in ambito regionale. Sempre nell’ottica di un costante miglioramento delle prestazioni erogate, sono state infine acquistate nuove attrezzature per effettuare le indagini eco-endoscopiche e assunte una serie di figure professionali dedicate all’endoscopia digestiva diagnostica. «Tutto questo conferma la centralità del team multidisciplinare di Vizzolo - rimarca la direzione generale guidata da Roberta Labanca -, che è inserito in una rete di eccellenze addirittura a livello europeo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA