MELEGNANO Strade groviera e viabilità nel caos nell’area artigianale: gli imprenditori vanno all’attacco

Rilanciato l’allarme per le numerose criticità tra viale della Repubblica e la Binasca

«Ancora strade colabrodo nell’area artigianale, dove anche il traffico continua ad essere un gran caos». Il grido di dolore arriva dagli imprenditori attivi nella zona industriale di Melegnano che sono tornati alla carica sulla necessità di intervenire per far fronte alle maggiori criticità presenti nella periferia ovest tra viale della Repubblica e la provinciale Binasca. «Ancora in questi giorni gli imprenditori ci hanno segnalato le cattive condizioni delle strade in numerosi punti dell’area artigianale - ha incalzato il presidente dell’Apam (Associazione provinciale artigiani milanesi) Roberto Fassini -. È il caso in particolare di via Morandi da un lato e via per Carpiano dall’altro dove, complici anche le piogge dell’ultimo periodo, le strade sono sempre più dissestate. Nel frattempo, il traffico in viale della Repubblica continua ad essere un gran caos, ma c’è anche il caso dello svincolo a rischio sicurezza che dalla Binasca conduce nella zona industriale». Si spiega così la presa di posizione del presidente dell’Apam, che rilancia «sulla necessità di accelerare sugli interventi previsti nell’ambito dell’insediamento dei nuovi poli industriali». Il riferimento è in particolare al Campus Data Center, che porterà la complessiva riqualificazione di via per Carpiano: all’incrocio con viale della Repubblica l’attuale semaforo verrà poi sostituito da una rotatoria, grazie alla quale sarà possibile rafforzare la sicurezza in uno snodo nevralgico sul fronte del traffico. Il tutto completato dal restyling dello svincolo che dalla Binasca conduce nell’area artigianale, altro intervento atteso da tempo dagli imprenditori attivi nella periferia ovest di Melegnano. «Riteniamo infine essenziale una maggiore attenzione sul fronte manutentivo e in tema di illuminazione pubblica - rimarca in conclusione il presidente dell’Apam -: solo così sarà finalmente possibile rilanciare la zona industriale che, con la presenza di un centinaio di imprese e quasi 300 lavoratori, rappresenta da sempre una risorsa imprescindibile per l’economia cittadina. Tutto questo anche nell’ottica dell’ormai prossimo arrivo dei nuovi poli produttivi, che avranno indubbiamente ricadute positive da questo punto di vista, ma porteranno un notevole aumento di traffico nell’area artigianale».n

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