NELLA BASSA «La logistica all’ex Renault di San Colombano metterà in crisi la Mantovana»

Orio Litta, Ospedaletto e Provincia concordi contro l’intervento

Previsti 300 camion in più al giorno sulla Mantovana, dal nuovo insediamento logistico all’ex Renault di San Colombano. E i comuni di Orio Litta e Ospedaletto insieme alla Provincia di Lodi fanno fronte Comune per contrastare il progetto. Se ne è discusso mercoledì sera in aula a Orio Litta, in occasione dell’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni, con il sindaco Francesco Ferrari che in risposta all’interpellanza presentata dal gruppo “La nostra Orio” per voce del capogruppo Dario Pisati, ha fatto il punto della situazione. «Dall’ampliamento Renault sono previsti 300 camion in più che si riverseranno ogni giorno sulla Mantovana verso il casello autostradale di Casalpusterlengo – ha spiegato il primo cittadino -. Abbiamo contestato che le risultanze della Vas siano compatibili con la viabilità del territorio, già congestionata, e che con questo carico ulteriore di mezzi pesanti andrebbe al collasso». Una posizione condivisa con la vicina amministrazione comunale di Ospedaletto e con Palazzo San Cristoforo, decisi a non accettare supinamente quanto la Città Metropolitana di Milano in realtà avrebbe già approvato. «La Provincia di Lodi ha presentato delle osservazioni pesantissime su com’è stato progettato questo ampliamento, che non prevede nemmeno opere di compensazione per Orio Litta – ha precisato Ferrari -. Avevamo chiesto delle barriere antirumore per le case e un riconoscimento per un incarico professionale a un esperto per il progetto di uno scavalco o di un sottopasso in procinto della ferrovia, ma non è stato riconosciuto niente di tutto questo». In sede di Conferenza di Servizi per altro il comune di Orio Litta non ha potuto essere presente. «Ci hanno mandato una comunicazione con posta certificata il giorno prima, a un indirizzo di posta elettronica del Comune che non è più attivo, per cui non abbiamo potuto presenziare» specifica Ferrari. Preoccupato, e come lui il gruppo di opposizione “La nostra Orio”, anche per un altro progetto: il quasi raddoppio del deposito auto dei fratelli Elia a Chignolo, nell’abitato di Lambrinia. Dunque alle porte del paese. Una tenaglia, la nuova logistica all’ex Renault e l’allargamento del sito di smistamento auto, che finirebbe per “soffocare” Orio Litta e Ospedaletto.

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