Sponda sinistra, l’argine sta cedendo

Lo smottamento si è verificato a 50 metri dalla Caccialanza

Crolla un pezzo di argine sulla sponda sinistra del fiume. Dopo le ondate di piena dei giorni scorsi, si è creata una mega voragine vicino alla Colonia Caccialanza, al confine del territorio del comune di Lodi. Sono franati in Adda terra e ghiaia per un fronte di circa 20 metri, che hanno ridotto una parte di riva a monte del ponte. Nonostante la grande erosione, per fortuna il corso d’acqua non ha tracimato ed è rimasto in alveo.

Ad accorgersi del cedimento, è stato ieri Italo Boni, guardia ecologica del comune di Lodi e vice presidente dell’associazione pescatori dilettanti, che ha subito dato l’allarme. «Lo smottamento si nota a circa 50/60 metri a monte della Caccialanza, a due passi dall’ingresso del centro fluviale - spiega - basta inoltrarsi un po’ e avvicinarsi alle rive per notare questo grande crollo che rischia di essere molto pericoloso. La località dove è successo è Ca’ del Prete, in quel tratto di fiume che è la riserva dei pescatori dilettanti. Il tutto deve essere successo quando c’è stata un’ondata di piena, che si è mangiata anche un pezzo dell’argine». É finito in alveo un rilevato in terra che è alto circa tre metri. Tanto che ieri si notava una grande apertura nella difesa spondale, dopo che la forza delle acque aveva scavato alla base della barriera contro le piene. Una conseguenza dell’aumento della portata e della velocità della corrente dell’Adda, che si è verificata dopo le piogge del fine settimana che avevano gonfiato il lago di Como e il Brembo. Domenica sera infatti la Prefettura di Lodi aveva aperto la sala di emergenza per tenere sotto controllo la situazione. Poi i segnali di allarme sono rientrati: l’onda di piena è arrivata a Lodi alle 6.30 di lunedì mattina, con una portata inferiore rispetto alle previsioni. Al ponte aveva un livello di 20 centimetri sopra lo zero. Considerata la portata molto bassa del periodo estivo, le precipitazioni hanno fatto crescere il livello di quasi due metri, destando molta preoccupazione. «L’episodio del crollo alla Caccialanza ritengo debba essere tenuto sotto osservazione dalle autorità, magari avviando interventi di messa in sicurezza - segnala la guardia ecologica Boni - per ora l’argine ha tenuto, ma con un’altra ondata della corrente si rischia che quella difesa venga spazzata via, con il serio pericolo che il fiume possa tracimare come era accaduto anni fa e arrivare verso la città a Revellino».

Sono preoccupanti le dimensioni della falla nell’argine che si è aperta lungo la sponda sinistra dell’Adda a Lodi: la riva è franata a 50 metri dalla Caccialanza dopo la prima vera piena stagionale, timori per la sicurezza delle zone in Oltreadda già colpite dall’alluvione

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