Sfiorato un nuovo disastro in centro

L’incendio poteva avere gravi conseguenze

Una parte del tetto da ricostruire, un piccolo studio allagato e nessun intossicato. L’incendio scoppiato lunedì sera in via Santa Maria del Sole, pieno centro storico, ha avuto conseguenze per fortuna limitate. Tutto ha avuto origine dal camino, il cui tubo di scarico era ostruito dalla neve e questo ha causato il surriscaldamento dell’impianto e il conseguente incendio. La struttura del tetto, in legno, si è subito incendiata, anche se il fumo e le fiamme all’inizio sono rimaste “nascoste” sotto le tegole e la copertura. Se nessuno se ne fosse accorto, l’incendio avrebbe potuto fare danni enormi, invece una vicina, affacciata alla finestra intorno alle 21, ha visto delle scintille uscire dal cornicione e ha chiamato i proprietari dello stabile per avvertirli. Così è partito l’allarme. «Mentre aspettavo i vigili del fuoco mi sono messa sul balcone con la canna per buttare acqua sul tetto - spiega la proprietaria -. Le fiamme comunque noi non le abbiamo mai viste».

Come era già avvenuto solo tre mesi fa, quando c’era stato un altro incendio a pochi metri da qui, in via Callisto Piazza, con un intero stabile distrutto, i vigili del fuoco hanno fatto una certa fatica ad arrivare sul posto. Dal comando di viale Piacenza sono partiti infatti due mezzi di soccorso, compresa l’autoscala: quest’ultima, in particolare, lunga circa dieci metri, è dovuta entrare contromano da via Fanfulla dopo aver tentato invano di percorrere la strada corretta. Ad ostacolarla (oltre alle dimensioni delle strade e degli incroci) ci si sono messi anche due cantieri posti alle due estremità della via, alcune auto parcheggiate in divieto di sosta (una sola rimossa, altre due spostate dai proprietari) e la fila di paletti di ferro posizionati lungo tutto il lato sinistro della via per impedire il parcheggio dei veicoli. L’autopompa quindi è arrivata per prima in via Santa Maria e la squadra di pompieri a bordo è salita a piedi nell’abitazione e ha cominciato a domare le fiamme, poi con la scala è stata spruzzata acqua anche dall’alto. «Sono arrivati in poco tempo - commenta la proprietaria - e poi sono rimasti al lavoro per più di tre ore, fin dopo la mezzanotte».

Circa dieci metri quadrati di tetto sono stati scoperchiati, mentre alcune travi in legno sono state tagliate con la motosega per evitare le l’incendio si propagasse. L’acqua usata per spegnere le fiamme si sono riversate in uno studio, ma per il resto nella casa non ci sono stati altri danni. Ora i proprietari dovranno riparare il tetto per evitare altri “allagamenti” in caso di pioggia.

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