Sanzioni in arrivo per chi non indossa correttamente la mascherina

La prefettura: «Occorre portarla sempre e deve coprire sia la bocca sia il naso»

Giro di vite per l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la prefettura caldeggia la linea dura delle forze dell’ordine e delle polizie locali sul corretto uso della mascherina. «Multare non solo chi ne è sprovvisto, ma anche chi la porta in maniera scorretta, lasciando scoperto per esempio il naso» l’indicazione del prefetto Marcello Cardona. Il nuovo Dpcm fissa le condizioni all’articolo 1: è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Dunque, stop a mascherine appoggiate sul mento o sulla sola bocca: questa è la prima indicazione operativa netta arrivata dalla prefettura di Lodi ieri nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato con le autorità sanitarie, le forze di polizia, tutti i sindaci del territorio. «Ciascuno ha la propria idea politica che può liberamente esprimere, ma siamo chiamati anche a dare risposte tecniche rispetto alle norme in vigore, e a questo richiamo tutti i sindaci», l’appello della prefettura dopo l’aspro confronto politico in corso in queste ore. La risposta non si è fatta attendere ed è arrivata simile dal presidente della Provincia Francesco Passerini e dal sindaco Sara Casanova, che pur senza nascondere il disappunto per le misure, hanno sottolineato: «Le leggi vanno rispettate, questo non è in discussione».

La prefettura ha sottolineato come i controlli nel territorio non siano mai venuti meno, e in questi giorni potranno essere intensificati dalle forze dell’ordine anche in ragione della maggior semplicità operativa nei servizi di controllo del territorio, soprattutto notturni, in virtù del coprifuoco in vigore. Qualche preoccupazione da parte dei sindaci per le polizie locali, ovunque sotto organico, già utilizzate in servizi straordinari in primavera, e in alcuni comuni del tutto assenti.

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