Razzia di trapani nel capannone

Svuotato per la seconda volta in due anni il capannone della Centredil a Fontana, azienda di materiali per l’edilizia. I ladri sono entrati venerdì notte, a un orario imprecisato, hanno disattivato l’impianto di allarme e poi hanno riempito due camion con il materiale trovato nel deposito e negli uffici. Centinaia di pezzi in tutto, per un valore di migliaia di euro, ancora da quantificare con precisione.

«Ci siamo accorti del furto sabato mattina, quando siamo arrivati al lavoro, e abbiamo chiamato subito i carabinieri», spiega il responsabile della sede di Lodi. I militari sono arrivati subito per fare un sopralluogo. I ladri pare che siano arrivati dai campi che circondano il capannone (visibile anche dalla tangenziale in zona Fontana) e che abbiano scavalcato la recinzione per poi scassinare la porta dell’ingresso. «Non so come hanno fatto a non far suonare l’allarme - aggiunge il titolare -. Fatto sta che, una volta entrati, hanno spaccato una piccola cassaforte che avevamo negli uffici dentro cui c’erano le chiavi dei mezzi. Così hanno messo in moto due camion, uno più piccolo, tipo furgone Daily, e uno più grande. Hanno caricato tutto a mano e poi se ne sono andati dal cancello principale, al quale hanno spaccato la serratura».

Nel bottino sono finiti materiali per l’edilizia di ogni tipo. Dai martelli ai trapani, dai pannelli alle finestre; i ladri si sono presi persino i vestiti trovati negli uffici e le scarpe da lavoro, mentre prima di andarsene hanno scassinato la macchinetta del caffè per razziare le poche monete nella gettoniera. Alla fine sono fuggiti con i due camion pieni.

Ieri era ancora in corso l’inventario e per questo l’ammontare preciso della refurtiva non era ancora chiaro. Per il momento è stata fatta la denuncia solo per i camion rubati, per il resto verrà fatta nei prossimi giorni.

Già due anni fa, più o meno in questo periodo, c’era stato un altro furto alla Centredil, azienda con sede legale nel Bresciano e magazzini in mezza Lombardia, fra cui appunto quello di Lodi, che si occupa della vendita all’ingrosso e al dettaglio di materiali per l’edilizia. In quel caso i malviventi erano entrati facendo un buco nel muro ed erano fuggiti caricando un camion. Quella volta, a distanza di qualche giorno, la polizia riuscì a individuare due romeni trovati con la refurtiva in auto, ma vennero accusati solo di “ricettazione” e non del furto vero e proprio.

Ora le indagini dell’Arma sono in corso. Pochi giorni fa c’era stato un altro furto simile anche nella Bassa e non è escluso che i due episodi siano collegati fra loro.

D. C.

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