Rapina con il coltello al distributore

In azione un giovane a volto scoperto, poi fuggito

a piedi nei campi alle spalle dell’impianto nei pressi

del McDonald’s. Era un italiano

Si è avvicinato al bancone a passo svelto e quando è stato a circa mezzo metro ha tirato fuori dal giubbotto un coltello da cucina e tenendolo in pugno lo ha poggiato sul banco. «Dammi la cassa» ha detto.

È durata pochi secondi la rapina avvenuta domenica a mezzogiorno al distributore Esso sulla tangenziale, vicino al McDonald’s. Il bandito è fuggito con circa 500 euro nelle tasche. Si è diretto verso i campi, a piedi, e ha fatto perdere le sue tracce.

La questura è intervenuta subito con la volante e la squadra di polizia scientifica. Ma sulla porta di ingresso non c’erano impronte: l’uomo, infatti, di circa 35 anni e italiano, senza accenti particolari, aveva approfittato di un cliente appena uscito e quando la porta era ancora aperta si è infilato all’interno.

«Non sembrava certo uno alle prime armi - racconta il dipendente che si è trovato faccia a faccia con il rapinatore -. Era tranquillissimo e ha fatto tutto con naturalezza. Non mi ha puntato l’arma contro, l’ha solo poggiata sul bancone e ha detto «dammi la cassa». Io gli ho aperto il cassetto e quello ha preso i soldi».

All’esterno, nel piazzale delle pompe di benzina, c’erano almeno quattro o cinque automobilisti intenti a fare il pieno. Ma nessuno di loro si è accorto di quello che stava accadendo a pochi metri da lì.

Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso ogni cosa. Visto che il bandito era a volto scoperto, nei fotogrammi si vede nitidamente anche la sua immagine. Da questa sono partiti i poliziotti nelle loro indagini. Del caso si sta occupando anche la sezione rapine della squadra mobile.

Arma e modalità di azione fanno pensare che il malvivente fuggito sia lo stesso che nei giorni scorsi aveva messo a segno altre rapine in provincia e in particolare nel Sudmilano. A Sordio infatti c’è stata una rapina in farmacia martedì scorso, mentre a Melegnano ce ne sono state altre sia in farmacia che in un phone center. Ogni volta il malvivente ha agito a volto scoperto e con in pugno un coltello. Le descrizioni fornite dalle vittime, al momento, sembrano coincidere.

«L’ho visto che arrivava dal McDonald’s - racconta ancora la vittima di Lodi -. Aveva il giubbotto di pelle e i capelli scuri. Non mi sono insospettito, a volte capita che qualcuno arrivi solo per fare una ricarica del cellulare o per altro. È entrato e si è avvicinato alla cassa, e solo quando era a mezzo metro da me ha tirato fuori il coltello da cucina, di quelli sottili per la carne, e ha chiesto i soldi».

Ora è partita la caccia all’uomo per acciuffare il responsabile. Il fatto che abbia agito a volto scoperto fa pensare che sia incensurato, anche se è apparso molto sicuro di sé e deciso, e questo potrebbe complicare le ricerche. In ogni caso è una corsa contro il tempo, perché il timore è che possa colpire di nuovo.

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