Questura, le volanti sono ridotte all’osso

Ne sono rimaste solo due, quelle rotte non vengono sistemate

La questura ha le volanti “contate”. Ne sono rimaste soltanto due, Alfa Romeo 159 entrambe con oltre 200mila chilometri sulle spalle; tutte le altre hanno avuto dei guasti durante il servizio e non sono state riparate per mancanza di fondi. Quando anche queste si fermeranno, i poliziotti potrebbero restare a piedi.

È solo uno dei problemi che vive la polizia di stato e che vengono denunciati dal Siap, il sindacato di categoria rappresentato in provincia da Francesco Guidi. Gli altri sono la mancanza di computer e accessori informatici, indispensabili per il lavoro, al punto che alla sottosezione della polizia stradale di Guardamiglio i poliziotti sono costretti ad “autotassarsi” per acquistarli. Mentre la squadra di polizia giudiziaria fa spesso servizi straordinari senza essere pagata.

«Purtroppo con la spending review ci sono stati molti tagli - accusa Guidi -. Va bene eliminare gli sprechi, ma in questo modo si impedisce ai colleghi di lavorare e di garantire la sicurezza. Non diamo colpe al questore e al dirigente di Guardamiglio, loro anzi si spendono per questa situazione e segnalano a chi di dovere le inefficenze. Ma purtroppo le risposte che riceviamo a livello centrale sono sempre le stesse: non ci sono soldi».

Per quanto riguarda le volanti, quindi, ne sono rimaste solo due, che vengono utilizzata praticamente 24 ore su 24. Ci sarebbe una terza vettura a disposizione, per le emergenze, ma è un’auto non blindata e senza la separazione fra la parte anteriore e posteriore. Quindi non sicura. «Durante un servizio è capitato che un’auto si fermasse per un guasto e così gli agenti hanno proseguito a piedi - aggiunge Francesco Guidi -. Non chiediamo certo un’auto nuova, ma almeno una di “scorta” che abbia i requisiti per essere utilizzata come volante, magari con non troppi chilometri sulle spalle. Noi facciamo di tutto per garantire sempre due pattuglie sul territorio, ma se una delle auto dovesse rompersi non potremo più farlo».

Altri guai, come detto, ci sono a Guardamiglio, dove i poliziotti mettono da tempo soldi di tasca loro per acquistare mezzi informatici adeguati.

«È giusto che i cittadini sappiano quello che si fa per lavorare, perché spesso i disservizi forniti dalla pubblica amministrazione fanno sembrare coloro che vi prestano servizio dei fannulloni. Invece quello che ancora funziona è solo merito dei colleghi che fanno i salti mortali per dare un servizio ai cittadini».

Davide Cagnola

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