Profugo aggredito in stazione, fermati due ventenni

L’uomo, un nigeriano richiedente asilo, è gravissimo in ospedale

(6 novembre) La squadra mobile della questura di Lodi ha eseguito il fermo di due nigeriani di 19 e 22 anni in relazione al pestaggio di un connazionale di 35 anni davanti alla stazione ferroviaria di Lodi sabato sera. La vittima, un richiedente asilo, era finita in coma e aveva subito la rapina delle scarpe, di uno zaino e del giubbotto. I poliziotti hanno trovato i due, ancora in possesso degli abiti rubati, al loro domicilio, nella comunità di Lodi dove sono ospiti e dove fino a 3 settimane fa abitava anche il 35enne aggredito. Il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro esclude che l’episodio sia indicativo di una situazione di elevata pericolosità della stazione ferroviaria di Lodi per gli utenti.

(5 novembre) Dopo settimane di controlli serrati da parte della questura e delle altre forze dell’ordine, la stazione ferroviaria di Lodi è stata teatro sabato sera di un grave episodio di violenza che finora non ha quasi precedenti. Per quanto finora ricostruito dalle volanti e dalla squadra mobile - che stanno lavorando ininterrottamente per fare luce sull’episodio - un nigeriano di 35 anni, che vive a Lodi e ha chiesto asilo in Italia per motivi umanitari, è stato aggredito selvaggiamente da più persone e anche rapinato di alcuni abiti.

Il branco si è poi allontanato lasciandolo esanime. Un passante ha dato l’allarme al “112” e i soccorritori dell’automedica e della Croce Rossa hanno trovato l’uomo di colore in coma, al punto che hanno dovuto immediatamente intubarlo sul posto per essere certi che potesse continuare a respirare. Presentava lesioni ed ematomi alla testa e al volto, come se qualcuno l’avesse colpito con calci e pugni, e presentava i sintomi di un grave trauma cranico. È stato portato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Lodi. Ieri pomeriggio ci sarebbero stati alcuni segni di miglioramento e la polizia spera che al più presto l’uomo possa fornire una propria versione dei fatti.

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