Pendolari, treni roventi e pure a pezzi

Il Comitato di Lodi insoddisfatto per i nuovi orari previsti a giugno

Arrabbiati, e non solo per i cambiamenti che entreranno in vigore sulla linea ferroviaria Milano-Piacenza. I pendolari del Comitato di Lodi sono studi dei treni roventi, guasti e sempre troppo sporchi: «Alcuni giorni fa un controllore è arrivato a chiedere dei fogli di carta da piegare per riuscire a tenere chiusa la porta di passaggio tra vagoni - raccontano i passeggeri -. Il famoso 17,43 a Rogoredo (ancora per poco 17,43) è un forno arroventato e sporchissimo e viaggia con uno sferragliare da tenersi le orecchie tappate. I ritardi sono sempre i soliti».

I passeggeri della città del Barbarossa non sono affatto soddisfatti del confronto con le istituzioni e criticano i toni trionfalistici con cui Regione Lombardia, insieme a Provincia di Lodi e agli amministratori del territorio, ha comunicato il potenziamento della tratta.

«Il nuovo orario non ci soddisfa e soprattutto non siamo stati coinvolti nei cambiamenti - afferma Lucia Scacchi a nome di tutto il Comitato -, a meno che coinvolgere non significhi comunicare a cose fatte: l’ultimo nostro incontro risale infatti a dicembre 2010, in occasione delle presentazione dell’orario invernale».

Dal loro punto di vista le cose cambieranno in peggio, al di là delle dichiarazioni degli amministratori, tra cui quelle del sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, sulla stessa lunghezza d’onda dell’assessore di palazzo San Cristoforo Nancy Capezzera.

«Non ci hanno comunque mai ascoltato - aggiunge la Scacchi -. Ogni volta hanno tirato dritto per la loro strada, mettendoci di fronte a decisioni già prese e ormai non modificabili. E pretendere poi che, così su due piedi nel giro di pochi minuti, chi siede al tavolo di riunione possa dare una opinione completa ed esauriente su orari che ci sono stati appena consegnati al volo, bè sfido anche un tecnico ad avere una risposta immediata. Infatti molti particolari ci sono saltati agli occhi solo il giorno dopo».

A parte l’accorpamento di due tre al mattino, con la disponibilità di 11 carrozze, che i viaggiatori reputano accettabile almeno sulla carta, le richieste relative alla fascia delle 20 non sono state prese in considerazione. Il problema sollevato dal Comitato di Lodi riguarda il convoglio delle 17.43, che sarà spostato alle 17.29: l’anticipo di ben 15 minuti non incontra le esigenze dei numerosi pendolari che uscendo dal lavoro alle 17 non riescono ad arrivare in stazione (Milano Rogoredo) in tempo utile per poter prendere i treni tra le 17.27 e le 17.35.

«Già durante l’incontro erano emerse alcune criticità che abbiamo subito segnalato - conclude la referente del Comitato di Lodi -. Purtroppo non sono intervenute le modifiche da noi chieste e ci è toccato un’altra volta subire una decisione già presa. Solo che un conto è subire il male minore, ovvero non avere alternative (non mi risulta infatti che ci sia possibilità di scelta tra fornitori diversi dello stesso servizio sulle nostre linee), un conto è invece dire che come pendolari siamo contenti e soddisfatti».

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