PARCHI Lodi, con la pioggia primaverile non è cambiato nulla per l’Isolabella: è sempre il solito deserto invivibile

Una situazione paradossale, soprattutto se si pensa alle condizioni di altre zone come la Spina Verde

Ieri è piovuto. È piovuto tutto il giorno, ma sappiamo tutti che non basta un giorno di pioggia a cambiare la situazione. Anche se siamo lontani dall’annata terribile del 2022, anche quest’estate si prospetta piuttosto arida, e a farne le spese sono i parchi della città.

Guardiamo l’Isolabella che, come conferma il nome, è un luogo che, in certi pomeriggi d’autunno, con il sole di taglio che getta riflessi ambrati sulle cortecce bianche dei pochi, maestosi alberi, riesce a sprigionare scintille di suggestione ineguagliabili. D’estate, però, è un deserto di arsura invivibile: le fotografie dell’inossidabile Pasqualino Borella lo testimoniano: gli alberi pescano in profondità la linfa vitale, ma il prato è stoppa ingiallita. Qualche podista solitario, qualcuno con il cane negli orari in cui la calura è meno opprimente, ma per il resto non ha l’aspetto di un luogo piacevole da frequentare.

D’altronde, l’amministrazione l’aveva anche previsto. L’anno scorso, l’allora assessore Alberto Tarchini aveva piantato con orgoglio cinquemila essenze (frutto delle compensazioni
per la centrale Sorgenia di Turano), che erano state abbandonate a se stesse e bruciate dal caldo. In autunno, la nuova amministrazione ci aveva riprovato: percorso di partecipazione
e pronti a piantare di nuovo gli alberi, ma poi i tempi si erano fatti lunghi si era preferito rimandare di un anno: il troppo caldo avrebbe messo a rischio nuovamente le piante. (Da
segnalare che Sorgenia avrebbe dovuto occuparsi di tutto il necessario, compresa l’irrigazione per far attecchire e la manutenzione per dieci anni).

Nel frattempo, tuttavia, ci sono altri parchi che sicuramente, da questo punto di vista, stanno molto meglio: l’area dietro la Spina Verde, ad esempio, come testimoniano sempre le immagini, sembra aver risentito molto meno della siccità. È bastato irrigare: piante ed erba sembrano in perfetta salute, tanto da ricordare un parco della piovosissima Londra (sempre meno piovosa pure lei, a quanto pare).

E poi c’è l’ Isola Carolina , che è una storia a sé: lì, tra viali di asfalto, sentieri, aree cani, campi da calcio e quant’altro, di erba non se ne è mai vista.

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