Mediglia, fiori e una croce per Lara ma dopo quindici anni è tutto sepolto dai rifiuti

Inciviltà senza limiti lungo la provinciale Paullese, rubata anche la foto della 22enne di Zelo vittima di un incidente stradale

È rimasto solo qualche fiore a ricordare Lara Bossi, la 22enne di Zelo Buon Persico morta in un incidente stradale sulla Paullese quindici anni fa. La lapide e la croce che erano stati posati dai genitori in una piazzola a Mediglia, non ci sono più. Se la scorsa estate la lapide era stata vandalizzata, ora sia la croce che quel che restava del manufatto sono spariti, mentre l’intera area è sommersa dai rifiuti. L’ennesimo scempio, che si è materializzato sotto gli occhi della mamma, Manuela Cadore Bossi. Nei giorni scorsi ha visitato il luogo dove è morta la figlia e ha visto solo rifiuti. «Una discarica a cielo aperto – si dispera la mamma -: c’era una lavatrice, divani, sporcizia ovunque, c’è gente che raggiunge questo posto solo per abbandonare i rifiuti». E, ancor peggio, al posto della lapide e della croce, c’era solo un buco. «L’anno scorso mi hanno strappato un pezzo di cuore, quando era stata rotta la lapide, adesso mi hanno tolto tutto ciò che ci era rimasto – racconta demoralizzata la mamma di Lara -. Avevo denunciato quello che era successo, c’era stata una mobilitazione e alcuni volontari avevamo pulito. Speravo sinceramente che mai avrei dovuto fare i conti con lo scempio di una discarica a cielo aperto, invece è successo ancora di peggio. È stata staccata la foto di mia figlia e portata via la croce, mentre la sporcizia è aumentata. Di fronte a tutto ciò non riesco più ad essere indifferente». Non si sa chi sia il responsabile di un simile gesto. «Nei giorni in cui è sparita ogni ricordo di mia figlia, erano stati avviati dei lavori di cantiere per lo spostamento di reti – illustra la mamma di Lara -. Mi sono fatta accompagnare sul posto da una mia amica e ho visto io stessa i tubi. Ho aspettato, immaginando che finiti i lavori potesse essere ripristinata la croce posta a ricordo di mia figlia. Non è stato così: i tubi sono stati interrati, ma il ricordo di mia figlia è stato cancellato sotto un cumulo di rifiuti che è cresciuto giorno dopo giorno. Chi passa dalla Paullese vede solo una discarica, non sa che in quel punto è tragicamente morta la mia Lara. Io vorrei solo che si conservasse il ricordo di lei. Vorrei che io e mio figlio, così come tutti coloro che le hanno voluto bene, possano continuare a portarle dei fiori, ad accarezzare la sua foto là dove nessuno di noi si è mai rassegnato ad averla persa per sempre».

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