LODI Raffica di premi per le scuole al concorso “Sulle vie della parità”

Le studentesse lodigiane e le loro docenti salgono sul podio a Roma

Raffica di premi per le scuole lodigiane che hanno partecipato al concorso “Sulle vie della parità” indetto dall’associazione Toponomastica femminile.

Nei giorni scorsi, nell’aula magna della facoltà di Scienze della formazione dell’università Roma tre, si è svolta la cerimonia di premiazione del X concorso nazionale “Sulle vie della parità”, indetto dall’Associazione toponomastica femminile.

Tante le delegazioni di scuole provenienti da tutta Italia, dalla primaria alla secondaria di secondo grado a testimoniare la passione e l’impegno con cui affrontano le tematiche di genere e fra queste anche una piccola delegazione del Lodigiano con dodici studenti e alcune docenti. Gli studenti Lodigiani hanno partecipato a due sezioni del bando di concorso: la sezione Donne Nobel ed il Premio di Narrativa Italo Calvino.

«Dopo i saluti di rito - spiega la docente Monica Rossi -, è arrivata la premiazione della studentessa Asia Bruni, della classe 3O, autrice di un avvincente racconto con un protagonista che dà ampio respiro al significato di stereotipo di genere. La classe intera ha lavorato, coordinata dalla professoressa Elena Zaini, sulle tematiche di parità, per indurre a una riflessione sulla necessità del rispetto dell’altra/o, dando spazio a una cultura aperta alla rivalutazione del femminile».

Fra i progetti premiati figura anche quello delle scuole in rete del Lodigiano, a cui hanno aderito quattro Istituti (Cazzulani, Einaudi, Bassi e “Maffeo Vegio), coinvolgendo 19 classi, per un totale di circa 382 alunni, che hanno partecipato per la sessione “Donne premio Nobel”, incentrando la loro ricerca su figure di donne, del presente e del passato, che si sono contraddistinte in tutto il mondo nei diversi ambiti del premio Nobel, correlati ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

«La ricerca - aggiunge la docente - ha costituito un momento di confronto, arricchimento e dialogo fra docenti e un elemento di forza per gli studenti che, appartenenti a classi e scuole diverse, si sono scambiati informazioni, esperienze e materiali, accrescendo il loro personale bagaglio formativo e civico- culturale».

«Moltissimi i lavori presentati con varie tecniche e vari linguaggi (ritratti, caviardage, interviste, video, fiabe, presentazioni multimediali, testi, fumetti e musiche) , che hanno contribuito alla conoscenza dell’apporto femminile esperito nei più diversi campi della ricerca, delle invenzioni e delle scoperte, indispensabile sia per arginare e ridurre stereotipi, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori, sia per combattere le dinamiche di segregazione di genere nell’istruzione e nella formazione e di conseguenza nel mercato del lavoro, sviluppando in tal modo l’autostima nelle ragazze e il reciproco rispetto tra sessi».

«Il lavoro in rete fra i diversi Istituti lodigiani porterà a breve all’ intitolazione a “Wangari Maathai e le geniali donne nobel” di un viale alberato nella nostra città, precisamente a SanfereOrto, uno spazio pubblico che coniuga agricoltura sociale e la partecipazione di cittadini e cittadine alla riqualificazione del terreno comunale».

«Il concorso “Sulle vie della parità”, in collaborazione con il Premio Italo Calvino, prevedeva la stesura di un racconto breve (non più di 10mila caratteri) a partire da un incipit a scelta fra 4 forniti dagli scrittori del premio Calvino (e rinvenibili nel bando del concorso) sull’argomento “Superare gli stereotipi di genere”. I racconti, non più di 4 per ogni classe - spiega la professoressa Elena Zaini -, dovevano avere tutti incipit diversi, limite che ha obbligato i docenti delle classi in gara a effettuare una scelta preliminare fra i racconti che in una classe avevano sviluppato lo stesso incipit. Hanno partecipato al concorso, per il Maffeo Vegio, le classi 3D, 2O, 3O e 4O, rispettivamente con 1, 2, 3 e 3 racconti, tra i quali è risultato vincitore nazionale per le classi terze il racconto di Asia Bruni di 3O, alla quale vanno i nostri vivi complimenti. Il racconto vincitore è stato premiato con la seguente motivazione: “Il racconto coglie in pieno il senso dell’incipit e la tematica del concorso. La forma è corretta e fluida; ottima l’originalità, con un protagonista antieroe che dà ampio respiro al significato di stereotipo”».

L’associazione di Toponomastica femminile pubblicherà il racconto sulla sua rivista online «Vitamine vaganti».

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