LODI Raffica di furti e vandalismi a San Fereolo, carrozzeria e scuola di danza nel mirino

Alcuni ragazzi hanno preso un estintore da un pullman e lo hanno svuotato, un altro mezzo è stato avvolto nella carta assorbente

Carla Ludovica Parisi

Ancora furti e vandalismi a San Fereolo, più precisamente nella zona lungo la via omonima che racchiude in sé alcune attività commerciali e officine all’altezza del civico 9. In ordine cronologico, il fatto più recente risale all’inizio della settimana, quando alcune persone si sono intrufolate, forzando la porta, nello stabile che ospita i locali della scuola Spazio Danza, mettendoli a soqquadro e rubando soldi dalla macchinetta del caffè. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre, invece, dei vandali hanno agito ai danni di alcuni mezzi parcheggiati all’esterno dell’officina di elettrauto Rossi. È il titolare, Cesare Rossi, a raccontare le bravate che si è trovato di fronte il mattino seguente: «Chi è venuto qui ha preso un estintore da un pullman e si è “divertito” a usarlo in giro - spiega -. In più, hanno avvolto un camion con della carta assorbente, usandola come se fosse cellophane, e sono saliti su un pullman per devastarlo». Sul mezzo, infatti, erano sparsi per terra bicchieri da caffè, documenti e altro materiale, come un telo molto simile a quelli isotermici utilizzati nel soccorso alle persone». Come ha specificato Rossi, chiunque sia stato «non ha portato via nulla, fortunatamente, ma risale a soltanto un mese e mezzo fa l’ultimo furto fatto nel mio ufficio, nel capannone qui di fronte: entrano di notte salendo sul tetto con la scala esterna, e poi fanno irruzione dal lucernario. A volte si sono portati via i soldi, altre volte il computer. Fatti del genere accadono circa tre volte all’anno. Di vandalismi invece non ne ho visti per anni, si è verificato soltanto un episodio in precedenza all’inizio del mio lavoro qui, nell’88». Nella zona si respira preoccupazione per la serie crescente di furti e atti vandalici ai danni dei bersagli più diversi, comprensivi anche di auto e della scuola dell’infanzia Akwaba, solo per citarne alcuni, e anche Rossi, come altre persone che abitano o lavorano nel quartiere, ha suggerito come misura «l’installazione di telecamere per la strada».

© RIPRODUZIONE RISERVATA