LODI Oltre 370 persone accolte in vent’anni: quando l’integrazione è quella vera

Il 21 dicembre sarà presentato in città il libro “Da questa parte del mare” che mette in fila le testimonianze e le voci di 30 anni di storia di Progetto insieme

“Da questa parte del mare. Un mondo di solidarietà e accoglienza”. Un racconto corale, una raccolta di testimonianze e interviste, fotografie e riflessioni racchiuse in un libro che sarà presentato il 21 dicembre, alle 18.15, presso la sala Giannetta Musitelli, in via Paolo Gorini 21, a Lodi.

Progetto insieme racconta i suoi trent’anni a Lodi e i vent’anni del progetto Sprar ora Sai, Sistema di accoglienza e integrazione.

Interverranno Paolo Landi, presidente di Progetto insieme, il sindaco di Lodi Andrea Furegato, Tatiana Negri e Davide Carimati del Sai (ex Sprar) di Lodi, Paolo Lambruschi, giornalista di «Avvenire» e Beppe Traina del servizio centrale Sai. All’iniziativa sono stati invitati i sindaci di Lodi degli ultimi venti anni. Ospite speciale sarà il cantautore nigeriano Chris Obehi. Seguirà un buffet.

Il libro racconta tutti i numeri e l’attività del progetto “Per il diritto di asilo in Lodi”, che è parte del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) che fa capo al ministero dell’Interno. Ente titolare è il Comune di Lodi. Progetto insieme Odv – Ets è ente gestore dal 2011. Precedentemente il progetto era gestito da Lodi per Mostar onlus che lo ha avviato nel 2001.

Da una capienza di 13 posti si è passati a 51 in città

Passando gradualmente da una capienza di 13 posti a 51, in questi 20 anni il progetto Sai di Lodi ha accolto 372 persone, provenienti da 42 diversi Paesi.

«In occasione della ricorrenza dei venti anni di attività del progetto di accoglienza e dei trent’anni di attività di volontariato di Progetto insieme - spiegano Tatiana Negri e i promotori -, abbiamo pensato a come raccontare questa storia alla città. Ne è scaturito il libro».

Nel libro le testimonianze dei sindaci

«Abbiamo pensato di celebrare queste ricorrenze contattando i sindaci che in questi anni hanno amministrato la città e che hanno avuto il coraggio e la passione necessaria a dar vita e mantenere in essere questa attività. Abbiamo invitato la direttrice del servizio centrale Sai, Virgina Costa, che ci racconterà dell’evoluzione del sistema di accoglienza e dei buoni risultati ottenuti. A condurre le riflessioni Paolo Lambruschi, giornalista di «Avvenire». Ospite speciale sarà il cantautore nigeriano Chris Obehi che rappresenta un bell’esempio di inclusione sociale e culturale. Leggeremo alcuni brani del libro oltre a poesie di due poeti lodigiani. Proietteremo un video, girato nelle ultime settimane con i beneficiari e le beneficiarie Sai. Saranno esposte due mostre fotografiche. La prima, con foto di Nicole Camino, ritrae alcuni volontari di Progetto Insieme nei servizi gestiti per la città (dormitorio, mensa, Emporio solidale , housing sociale). L’altra, con foto di Luca Maccagni, ci racconta la bellissima esperienza dei laboratori teatrali con il Laboratorio degli archetipi. Un buffet ci darà, sul finale, l’occasione per scambiarci sinceri auguri per le festività e il nuovo anno».

Il Comune di Lodi è stato tra i primi in Italia a dare vita ad un progetto di accoglienza per le persone richiedenti e titolari di protezione internazionale, contribuendo anche alla definizione del sistema nazionale. Tutto iniziò con l’accoglienza delle persone in fuga dalla ex Jugoslavia alla fine degli anni ’90, grazie all’impegno della società civile e delle organizzazioni sociali. Fondi ministeriali dell’allora Pna - Piano nazionale asilo, integrati da fondi comunali, consentirono di avviare un percorso di accoglienza in rete con i servizi del territorio. Successivamente la Legge 189/2002 ha istituzionalizzato queste esperienze, dando vita allo Sprar – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, per un breve periodo denominato Siproimi, ora Sai.

Un sistema che opera secondo una condivisione di responsabilità tra ministero dell’Interno ed enti locali con il supporto fondamentale delle organizzazioni del terzo settore.

Quest’anno ricorrono anche i venti anni del sistema nazionale di accoglienza, il primo sistema pubblico diffuso su tutto il territorio italiano che opera secondo una condivisione di responsabilità tra ministero dell’Interno ed enti locali con il supporto fondamentale delle organizzazioni del terzo settore.

Persone verso l’autonomia

Il progetto Sai eroga una “accoglienza integrata”. Oltre a vitto, alloggio e servizi di base, sono garantite le azioni volte a stimolare ed agevolare la ri-conquista dell’autonomia: supporto legale ed amministrativo, sostegno psicologico, orientamento ai servizi del territorio (scuola, formazione, sanità, lavoro); si favorisce altresì la connessione con la cittadinanza locale attraverso eventi culturali e di informazione e laboratori teatrali.

Il personale Sai gestisce anche lo Sportello rifugiati, servizio di consulenza gratuito alle persone del territorio

Il progetto dispone di 51 posti di accoglienza, per persone singole e nuclei familiari. I beneficiari hanno il permesso di soggiorno per Asilo (status di rifugiato), o per protezione sussidiaria; possono inoltre essere accolte persone titolari di altre forme di protezione/titoli di soggiorno: protezione speciale, casi speciali, protezione sociale, vittime di violenza domestica, tratta, sfruttamento lavorativo, calamità, migranti cui è riconosciuto un particolare valore civile, titolari di permesso per cure mediche. Il personale Sai gestisce anche lo Sportello Rifugiati, servizio di consulenza gratuito alle persone del territorio.

Progetto insieme è una delle realtà di volontariato più attive

«Progetto Insieme - aggiungono i promotori dell’iniziativa - nasce a Lodi tra il 1991 e il 1992, con l’impegno a supportare le persone fragili e in difficoltà. Ancora oggi, dopo trent’anni di attività, è una delle realtà di volontariato più attive del nostro territorio, in rete con associazioni, enti e servizi. Gestisce, con Caritas lodigiana, i dormitori pubblici cittadini per persone senza fissa dimora. Si occupa di housing sociale attraverso ristrutturazioni di immobili e accoglienza di nuclei familiari e persone singole in difficoltà. Gestisce il progetto di accoglienza e supporto ai bambini di Chernobyl attraverso l’impegno di 13 famiglie lodigiane, che intervengono sul diritto alla salute di bambini e bambine, di un paese che ancora oggi soffre le conseguenze del grave incidente nucleare del 1986».

Centinaia le famiglie aiutate

È socio fondatore della Fondazione di partecipazione Casa della comunità, insieme a Caritas lodigiana, Famiglia nuova, Mlfm – Movimento per la lotta contro la fame nel mondo e fondazione Bpl. All’interno della Fondazione opera da otto anni il Crs – Centro di raccolta solidale per il diritto al cibo, che, con la partenza del nuovo Emporio solidale, supporta centinaia di famiglie della provincia di Lodi, attraverso la fornitura di generi alimentari.

La protezione internazionale inizia nel 2011

L’impegno nell’accoglienza delle persone richiedenti e titolari di Protezione internazionale inizia nel 2011 quando, prendendo il testimone da Lodi per Mostar onlus, diviene ente gestore del progetto Sprar ora Sai.

Verso l’autonomia decine di persone

Dallo stesso anno e fino al 2018 attraverso accordi con la Prefettura di Lodi (Ena – Emergenza Nord Africa e Cas Centri di accoglienza straordinaria), ha accolto e accompagnato all’autonomia decine di persone, al di fuori del Sai.

Il titolo del libro è ispirato, con l’autorizzazione di Paola Farinetti, all’omonimo album del grande cantautore Gianmaria Testa

Il titolo del libro è ispirato, con l’autorizzazione di Paola Farinetti, all’omonimo album del grande cantautore piemontese Gianmaria Testa e tutto il libro è disseminato delle sue poetiche citazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA