Lodi, il centro si rifà il look

Via libera ai progetti definitivi dei lavori di riqualificazione dell’isolato dell’antico corso San Domenico (via Fanfulla, via Battagio, via Santa Maria del Sole, via Callisto Piazza, via Solferino) e di via Marsala. L’approvazione deliberata nei giorni scorsi dalla giunta prelude all’elaborazione del progetto esecutivo, che verrà licenziato nelle prossime settimane contestualmente all’avvio delle procedure della gara d’appalto per l’assegnazione dell’incarico di realizzazione delle opere, in cantiere tra le fine della primavera e l’inizio dell’estate. I lavori comporteranno un investimento complessivo di 955.000 euro e saranno finanziati interamente con un contributo messo a disposizione da Linea Distribuzione Srl, la società (controllata dalla holding pubblica Linea Group) che gestisce l’erogazione di gas metano in città.

«In questo quadro – sottolinea il sindaco, Lorenzo Guerini – assume particolare importanza l’intervento sull’isolato di via Fanfulla, perché chiude un percorso avviato oltre 10 anni fa, finalizzato alla riqualificazione del nucleo storico del centro di Lodi, sviluppatosi appunto sull’asse di quello che anticamente era il corso San Domenico. Per raggiungere questo obiettivo venne costruito un apposito Accordo di Programma tra Regione, Provincia (di cui all’epoca ero presidente) e Comune, che prevedeva il recupero degli edifici monumentali di questa parte della città, a partire dagli ex conventi di San Cristoforo e San Demanio per strapparli al degrado a cui erano abbandonati da decenni e adibirli a sede dell’ente. A distanza di un decennio, possiamo dire che si è trattato di una scelta giusta e lungimirante, non solo per l’avvenuta riqualificazione di un patrimonio storico ed architettonico di grande importanza e prestigio, ma anche perché gli investimenti pubblici hanno favorito anche l’iniziativa degli operatori privati, valorizzando anche ai fini residenziali un contesto urbano che ha completamente cambiato volto e che a conclusione di una lunga stagione di cantieri necessita ora di una radicale sistemazione stradale».

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