Lodi, i rimborsi ai gruppi del Broletto

Oltre 20mila euro di contributi pubblici. A tanto ammontano le erogazioni del Broletto per i gruppi consiliari. Una massa di finanziamenti per l’attività politica degli eletti in municipio, erogata tutti gli anni da otto anni. A beneficiare di questi fondi aggiuntivi, i partiti e le liste civiche rappresentate nell’aula del Comune di Lodi.

L’anno scorso hanno ricevuto soldi per 21.500 euro, che sono stati spesi per esempio per l’acquisto di tessere telefoniche, per comprare giornali e per pagare manifesti. «Quanto stanziato è una cifra dignitosa e non esagerata, che in questi anni non ha mai subito variazioni - spiega il presidente del consiglio comunale Gianpaolo Colizzi, in carica dal settembre del 2003 -. La decisione d’introdurre questi contributi era stata presa nel 2005, con un atto passato all’unanimità in aula».

Per ottenere le somme dovute i gruppi devono dimostrare di avere speso le somme assegnate negli anni precedenti, portando in Comune le ricevute delle spese effettuate. La disponibilità per ogni anno è pari a 24.500 euro. Nel 2011 hanno consegnato fatture e scontrini sei gruppi consiliari su nove. In particolare la lista civica con Guerini, Italia dei valori, Popolo della libertà, Insieme per il Lodigiano, Lega nord e Partito democratico. Questi gruppi ora potranno ricevere i contributi per il 2012, gli altri (Rifondazione comunista, Progetto Guerini sindaco e Gruppo misto) si dovranno accontentare degli arretrati che non sono stati ancora rendicontati e che quindi non dovrebbero essere stati spesi.

Gli eletti in Broletto possono spendere questi soldi con dei vincoli precisi: attività e manifestazioni a carattere sociale e culturale, organizzate dal gruppo; acquisto di libri, riviste, giornali e materiale informatico per svolgere il loro mandato; per servizi e materiali finalizzati all’attività del gruppo (ad esempio spese telefoniche).

«Questi contributi sono rivolti a sviluppare l’attività consiliare, in particolare per tenere un rapporto con gli elettori e con la città, attraverso eventi e iniziative - aggiunge Colizzi - l’utilizzo di questi finanziamenti è sottoposto a controlli, da parte degli uffici. Le risorse sono state utilizzate per facilitare la comunicazione e la trasmissione di dati e informazioni. Ognuno può verificare che non ci sono stati abusi. È una somma congrua per le attività. Nei prossimi giorni faremo anche una riunione dell’ufficio di presidenza per pubblicare queste somme sul sito Internet del Broletto. Ridurre questa somma per inseguire dei “mal di pancia” mi sembra sbagliato - commenta Colizzi -. La decisione spetterà comunque all’ufficio di presidenza, composto dai capigruppo e coordinato dal sottoscritto, dove io non voto. Questa è la cifra minima, tagliare ha poco senso, a mio parere». Il presidente del consiglio sottolinea più volte che l’utilizzo dei fondi è sempre stato corretto, a differenza di quanto è accaduto in altre realtà d’Italia.

Questi contributi si aggiungono poi a quanto percepiscono i consiglieri per la loro presenza in aula, nelle commissioni e nella commissione capigruppo. Sono 46 euro netti ad ogni seduta.

Nel 2011 ai consiglieri comunali non è stato corrisposto alcun rimborso per spese di viaggio, missioni , partecipazione a corsi o iniziative fuori sede. I rimborsi agli assessori invece hanno toccato la cifra di 4.840 euro; le spese per le trasferte istituzionali del sindaco per impegni Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) sono ammontate a 4.058 euro, ma queste vengono rimborsate dall’Anci stessa.

Sul Cittadino in edicola la tabella con le spese gruppo per gruppo

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