Lodi, dieci giorni di zona arancione:
2mila persone controllate e 47 sanzioni

Allentamento delle verifiche rispetto all’ultima settimana di zona rossa a fine novembre

In 10 giorni di zona arancione, da lunedì 30 novembre fino a mercoledì 9 dicembre, sono state poco più di 2mila le persone controllate su strada dalle forze dell’ordine nell’ambito dei controlli per le disposizioni sul contenimento della pandemia, 47 le sanzioni.

Numeri del tutto analoghi si erano avuti nell’ultima settimana di zona rossa della Lombardia (1979 controlli con 45 sanzioni), a indicare dunque un lieve allentamento delle verifiche, passate da una media di 287 persone controllate ogni giorno dal 23 al 29 novembre alle circa 200 di inizio dicembre. Negli stessi 10 giorni sono stati solo 2 i negozi e le attività commerciali sanzionate a fronte di 243 controlli, contro le 7 sanzioni emesse nei confronti dei negozi nei 7 giorni precedenti, quando c’erano stati 238 controlli. In questi dati mancano i controlli e le sanzioni emesse dalle polizie locali dei singoli comuni, che vengono comunicati a distanza di giorni, e dunque non conteggiati tra questi. Due giorni, l’1 e il 9 dicembre, non sono state elevate sanzioni, mentre il 5 e il 7 dicembre si sono avute rispettivamente 10 e 15 persone sanzionate. In ogni caso le sanzioni elevate sono il 2,24 per cento dei controlli, in rialzo rispetto all’1,9 per cento dell’intero periodo di zona rossa, quando soprattutto all’inizio però c’era stato un maggior rispetto delle regole.

Non sono comunque state segnalate situazioni critiche di assembramenti in nessuna zona o via di città o paesi, e la maggior parte delle sanzioni attengono all’uso della mascherina, ad assembramenti comunque di piccoli gruppi o a spostamenti immotivati (in questo caso con infrazioni evidenti e non giustificabili tramite auto-dichiarazione).

In linea di massima, l’indicazione della Prefettura alle forze dell’ordine è quella di proseguire con controlli puntuali e di buon senso, improntati soprattutto alla prevenzione, con pattugliamenti e presenze discrete ma visibili nei luoghi potenzialmente sensibili. Concetti ribaditi ieri nel corso di un nuovo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza convocato dalla Prefettura per la verifica periodica dell’andamento della situazione.n 
Andrea Bagatta

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