LODI Dal 1° luglio porte riaperte per le aule studio in biblioteca

Buone notizie per gli studenti in cerca di un ambiente dove trovare pace e concentrazione

Per tanti questo è periodo di esami, peraltro inediti o quasi. Con le aule universitarie sostituite dalle classi virtuali istituite su piattaforme digitali. Con le case fin troppo affollate - causa smart-working dei familiari -, le università inaccessibili, le aule studio delle biblioteche ancora chiuse, agli studenti non rimane che organizzarsi in modo alternativo, optando per i luoghi più disparati in cerca di pace e concentrazione pre-appelli estivi.

Se per gli amanti della lettura, bisognosi di nuovi libri in prestito, i servizi bibliotecari sono già disponibili da qualche settimana, per i luoghi dello studio ancora bisogna attendere. Almeno fino al 1° luglio, quando riaprirà le porte l’aula studio della Biblioteca Laudense. Nuove regole, posti ridotti per le necessarie misure di distanziamento sociale, per gli studenti ci sarà la possibilità di rivolgersi a uno dei due luoghi deputati al raccoglimento e allo studio per gli esami, almeno di mattina. Il 1° luglio, infatti, scatterà anche l’orario estivo della biblioteca, che prevede l’apertura solo mattutina per i mesi di luglio e di agosto. Gli utenti saranno sottoposti alla prova della temperatura e dovranno prenotarsi per l’accesso all’aula, considerato che i posti sono ridotti alla metà rispetto al passato - 24 le postazioni disponibili, mentre prima erano circa 50 - e dovrà essere garantita una turnazione tra gli utenti. L’intenzione oggi è di procedere prescrivendo la prenotazione via mail, dando la possibilità di indicare in una sola mail a inizio settimana le preferenze per l’accesso per i giorni seguenti. Sarà poi l’ufficio a rispondere - una volta ricevute le richieste di prenotazione e garantendo la turnazione - comunicando i giorni in cui lo studente avrà il ”semaforo verde” e quindi il posto prenotato.

«Questo è un ulteriore passo avanti per il ritorno alla normalità - rimarca l’assessore alla cultura Lorenzo Maggi -: non è ottimale, certo, è segnato da passaggi burocratici come la prenotazione, certo, ma ormai l’erogazione dei servizi è così ovunque. Ci rendiamo conto che la soluzione non sarà soddisfacente e non riuscirà a rispondere a tutte le richieste, ma questo è il massimo fattibile subito per rendere di nuovo accessibile un servizio molto apprezzato dagli studenti. L’importante è che il servizio riparta in qualche modo e che questa splendida aula torni a vivere».

Niente da fare, invece, almeno fino a settembre, per l’aula studio della biblioteca di Villa Braila. «È inimmaginabile aprirla prima di settembre perché per poterne fruire è necessario un presidio costante da parte del personale che qui non è possibile garantire».

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