Lodi, arrestato papà violento

La figlia più piccola era davanti alla porta di casa, in lacrime e disperata. È lei che ha portato i poliziotti all’interno, dove poco prima il padre si era scagliato come una furia contro la madre e il fratello. I mobili erano danneggiati e molti oggetti buttati per terra alla rinfusa, segni evidenti di una lite ancora in corso.

L’intervento è avvenuto nella zona di corso Mazzini domenica sera, intorno alle 23. È stata la donna a chiamare il “113” per chiedere aiuto. Il marito, infatti, era rientrato in casa poco prima completamente ubriaco, era entrato in camera da letto dove c’erano lei con i figli e li ha svegliati con le sue urla. La donna, di 40 anni, ha cercato di calmarlo, ma lui prima se l’è presa con lei e poi ha preso per il braccio il figlio più grande, di sedici anni, e lo ha trascinato in sala. Pare che fosse lui, in particolare, l’oggetto della sua furia, forse perché in più occasioni aveva cercato di mettersi in mezzo fra lui e la madre per difendere quest’ultima.

L’uomo, P.D.K. le iniziali, di 42 anni e originario del Nepal, è stato arrestato con l’accusa di “maltrattamenti in famiglia” e portato in cella.

Non si trattava del primo episodio simile che coinvolgeva la famiglia di stranieri e per questo gli agenti hanno preso questo provvedimento. Già il 5 dicembre, infatti, la donna (anch’essa originaria del Nepal) aveva chiamato il “113” per chiedere aiuto dopo un’aggressione subita, anche se in quel caso aveva deciso di non sporgere denuncia contro il marito. Un mese più tardi, il 13 gennaio (venerdì scorso), il figlio era finito in ospedale per le ferite riportate nella colluttazione con il padre e così la donna si era decisa a sporgere formale denuncia in questura. Il caso era stato segnalato ai servizi sociali del Comune di Lodi e all’ufficio minori della questura.

Ma non c’è stato il tempo di svolgere nessuna indagine o di valutare meglio la situazione. Perché dopo pochi giorni c’è stato l’ennesimo episodio di violenza. Il terzo in poco più di un mese, anche se è probabile che le liti in quella casa vicino al centro fossero molto più frequenti, anche se non così violente.

Quando i poliziotti sono entrati in casa, accompagnati dalla figlia di dodici anni trovata in lacrime sul ballatoio, hanno trovato il ragazzo sedicenne ferito al braccio destro (più tardi è stato accompagnato al pronto soccorso per accertamenti e medicato) e la donna sotto choc. L’uomo era fuori di se, ubriaco, e così è stato immobilizzato, portato negli uffici di piazza Castello e alla fine arrestato. Non è chiaro cosa ci fosse all’origine di quella rabbia e di quegli scoppi d’ira.

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