Leucemia, oltre 50 adesioni dopo l’appello del “Cittadino” alla donazione di midollo

Tra il 2003 e il 2012 sono stati mille i lodigiani colpiti da un tumore al sangue, molti bisognosi di trapianto: può donare chi ha tra i 18 e i 35 anni

Oltre 50 chiamate per donare il midollo in sette giorni. Dopo l’appello lanciato dalle colonne del «Cittadino», i lodigiani si sono fatti avanti. Dal 2003 al 2012, secondo i dati Airtum, sono stati mille i lodigiani con un tumore del sangue: 299 le persone con la leucemia, 455 con un linfoma (non Hodgkin e Hodgkin) e 190 con un mieloma. Molti di loro hanno avuto bisogno di un trapianto di midollo.
In questi giorni, giovani pazienti del Lodigiano, affetti da un tumore del sangue, si sono fatti avanti chiedendoci di lanciare una campagna a favore della donazione di midollo. Per chi è sano basta un prelievo di sangue, chi è ammalato, invece, rischia la vita. «Sensibilizzate la popolazione - chiede un noto professionista della città che preferisce mantenere l’anonimato -, ho una leucemia e l’unico modo per salvarmi e per salvare tutti i pazienti come me, è un trapianto di midollo. Più persone si iscrivono all’Admo e si fanno tipizzare più possibilità ci sono di trovare il midollo giusto».
La tipizzazione è un mero prelievo di sangue, effettuato nella fascia tra i 18 e i 35anni di età. Il sangue viene analizzato e i dati finiscono nel registro internazionale, a disposizione di tutti gli ammalati. Quando le cellule prelevate sono compatibili con quelle di un paziente, il possibile donatore viene contattato. Se nel frattempo è ancora d’accordo a donare le cellule staminali contenute nel suo midollo, i medici incominciano la procedura di controllo. Partono i test per verificare la totale compatibilità e le condizioni di salute del malato. Il trapianto di midollo, attualmente, viene effettuato anche da sangue periferico, dal braccio, senza anestesia e dolori da parte del donatore. È come una normale donazione di plasma.

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