Le polveri sottili rimangono un incubo

Aria “appestata” a gennaio, l’allarme dei medici

La natura ha perso i suoi colori e le malattie respiratorie sono aumentate. A dirlo sono i medici e a determinarlo l’inquinamento dell’aria. Complice soprattutto la posizione geografica del Lodigiano, adagiato in una conca, con le sostanze inquinanti che arrivano da tutte le parti e senza circolazione d’aria. La neve ci ha regalato un inizio febbraio meno inquinato. Uno solo è stato finora il giorno di superamento delle polveri sottili. Gennaio però ci aveva fatto respirare un eccesso di Pm10 per 19 giorni, secondo la centralina di viale Vignati e di 12 secondo quella di via Vittime della violenza, dove il traffico automobilistico è minore.

Nel 2012 l’aria, nel capoluogo, è stata tutt’altro che buona. Le polveri sottili, che si sono infilate nei polmoni dei lodigiani, sono state oltre i limiti di 50 microgrammi al metro cubo per 98 giorni.

L’aria inquinata produce un aumento delle patologie respiratorie negli adulti, ma anche nei bambini. A dirlo è il pediatra Dario Zanoncelli. «L’inquinamento aereo agisce sul sistema respiratorio - commenta -. Nei bambini, meno resistenti alle infezioni, sono sempre più frequenti polmoniti, bronchiti, tonsilliti, asme e allergie. Negli adulti, invece, abbiamo un incremento di patologie tumorali, soprattutto a carico del polmone. Anche dai numeri forniti dall’Asl si è visto come nel Lodigiano, ambiente nel quale queste particelle fini restano tanto in sospensione, i tumori negli anni sono in aumento. Tutti i medici e i pediatri riscontrano queste problematiche».

I consigli del pediatra sono i più semplici, «andare in giro con la mascherina, quando l’inquinamento è alto evitare le zone ad alta concentrazione di traffico e frequentare maggiormente le zone verdi. Negli adulti, il fumo è una concausa dei problemi».

D’accordo anche il presidente onorario dell’ordine dei medici Adriano Landi. «Una cosa che ho sempre detto - commenta - è che non bisogna aggiungere inquinamento ad inquinamento, consentire l’avvio di aziende che possano immettere nuove sostanze inquinanti. Siamo in una zona che per sua natura non riesce a smaltirle. Le polveri sottili danno effetti immediati, ma poi ci sono tutte le altre sostanze nelle acque e nel terreno, i cui esiti nefasti si vedono negli anni. I tassi di inquinamento influiscono sull’apparato cardiorespiratorio e sulle bronchiti cronico ostruttive. In una zona così inquinata e di difficile drenaggio come il Lodigiano (è in una conca dove c’è poco vento e le sostanze ristagnano, ndr), aggiungere altre fonti d’inquinamento è delittuoso. Diminuire gli inquinanti vuol dire installare sistemi di depurazione che devono essere applicati su larga scala, è difficile farlo. Le vecchie nebbie che vedevamo anni fa, però, sono scomparse, questo perché si è alzata la temperatura sulla città. Facilmente piove intorno a noi e qui no. Un paio di gradi cambiano l’impatto con gli inquinanti». E le persone con il vizio della sigaretta sono meno in grado di reagire alle sostanze velenose. «Non bisogna aggiungere agli inquinanti atmosferici anche il vizio del fumo - dice il medico -. Un soggetto che non fuma regge meglio all’inquinamento. Sono molto preoccupato per i giovani. Tanto è stato fatto con la propaganda contro il vizio del tabacco - ammette Landi -, ma non è stato fatto abbastanza per i ragazzi e soprattutto per le ragazze: fumano per esibizione, non conoscendo i danni gravi. Una volta erano gli uomini che soffrivano di malattie cardiovascolari. Fino alla menopausa, le donne erano protette dagli ormoni, oggi le barriere di difesa si sono abbattute e le donne hanno pareggiato i conti».

Insomma, il consiglio di Landi è di non «aggiungere inquinanti agli altri inquinanti. I fiori da noi - dice - non hanno i colori della Riviera, le foglie delle rose, in primavera, sono grinzose e piene di muffe. L’ho visto anche a Courmayeur, da quando hanno costruito le gallerie e non passano più 10mila tir al giorno, la natura ha subito una trasformazione. Ai politici raccomando di non permettere più l’arrivo di aziende inquinanti e ai cittadini di condurre una vita sana. Quando vedo persone che fanno jogging in mezzo alle auto, mi vengono i brividi. Sotto sforzo l’inquinamento è ancora più dannoso».

Cristina Vercellone

LE SFIDE DEL SINDACO - La natura ha perso i suoi colori e le malattie respiratorie sono aumentate. A dirlo sono i medici e a determinarlo l’inquinamento dell’aria

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